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Premi Ubu 2017. Il Teatro di Roma tra i finalisti della 40° edizione
con sei candidature per tre importanti produzioni:
Miglior regia _ Massimo Popolizio per Ragazzi di vita
Migliore attrice o performer _ Giulia Lazzarini con Emilia
Premio Ubu alla carriera _ Giulia Lazzarini
Migliore nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica _ Emilia di Claudio Tolcachir
Migliore nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica _ La vita ferma di Lucia Calamaro
Miglior attore o performer Under 35 _ Josafat Vagni
Dopo quattro riconoscimenti guadagnati al Premio Le Maschere del Teatro Italiano (per le produzioni Ragazzi di vita e Emilia), il Teatro di Roma – Teatro Nazionale è tra i finalisti della quarantesima edizione dei Premi UBU 2017 con sei candidature per tre importanti spettacoli, fra le maggiori produzioni della passata Stagione 2016/2017. Le nomination sono state annunciate sabato 11 novembre nel corso della trasmissione “Piazza Verdi” di Rai Radio3, mentre la cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 16 dicembre, dalle 15 alle 18, al Piccolo Teatro Studio Melato a Milano, e sarà trasmessa in diretta sempre all’interno del programma a cura di Elio Sabella su Rai Radio3.
È dunque grande la soddisfazione dello Stabile capitolino per le 6 nomination nelle 15 categorie dell’ambito premio fondato da Franco Quadri, relative a tre produzioni di punta dello scorso anno.
Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini, diretto da Massimo Popolizio, che si rivela regista di grande competenza e bella inventiva per uno spettacolo corale e struggente, prodotto nel dicembre 2016, è tra i finalisti nella categoria per la Miglior regia.
Due le nomination per la grande signora del teatro, Giulia Lazzarini, nella terna dei premi alla carriera e fra le sei interpreti concorrenti al premio come Miglior attrice, per Emilia, scritto e diretto dall’argentino Claudio Tolcachir, il nostro “ritratto di famiglia in un interno” prodotto a marzo 2017, che si aggiudica anche la candidatura nella categoria Miglior nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica.
Fra le tre nomination per il Migliore nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica, La vita ferma di Lucia Calamaro, autrice e regista dallo sguardo inesorabile, ma che resta sempre leggero ed efficace nello scandagliare la psiche umana e la singolarità della “vita”, coprodotto dal Teatro di Roma con Sardegna Teatro e Teatro Stabile dell’Umbria, andato in scena a maggio 2017 al Teatro India.
Nella terna del Miglior attore o performer Under 35 è candidato Josafat Vagni, uno dei nostri 18 “ragazzi di vita” pasoliniani, dalla speciale energia scenica, carica di una verità piena, vivida, dolente che ha coinvolto e contagiato il pubblico. Vagni è uno dei giovani talenti su cui il Teatro di Roma ha puntato in questi ultimi tre anni: infatti, è stato protagonista anche in Ritratto di una Capitale, I furiosi di Nanni Balestrini, regia di Fabrizio Parenti, Caldèron di Pier Paolo Pasolini, regia di Federico Tiezzi, e nel citato Emilia.
Grande soddisfazione anche per le nomination a spettacoli, autori e registi programmati nelle sale dell’Argentina e dell’India, nella passata stagione o in quella in corso: Alessandro Serra, candidato nelle categorie Spettacolo dell’anno, Miglior regia e Migliore attore o performer per Macbettu, in programma al Teatro Argentina dal 4 maggio; Massimiliano Civica con le nomination a Miglior regia, Migliore nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica, Migliore attore o performer per Un quaderno per l’inverno, presentato al Teatro India lo scorso aprile; l’irriverente coppia del teatro italiano, Elvira Frosini e Daniele Timpano, candidata nella terna Migliore nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica con Acqua di colonia, andato in scena al Teatro India lo scorso febbraio nell’ambito del progetto “Ritratto d’Artista” ad essa dedicato; la coppia d’arte Daria Deflorian e Antonio Tagliarini con ben cinque nomination nelle categorie Spettacolo dell’anno, Miglior allestimento scenico, Miglior progetto sonoro o musiche originali, Migliore attrice o performer (in concorso Daria Deflorian e Monica Demuru), con Il cielo non è un fondale, andato in scena nel novembre 2016 al Teatro India, e la cui nuova creazione 2018 sarà prodotta dal Teatro di Roma.
Siamo anche felici delle nomination a personalità di pregio della nostra scena, applauditi anche nel mondo, cui teniamo molto: Romeo Castellucci nella categoria Miglior allestimento scenico con Democracy in America, in programma al Teatro Argentina il prossimo maggio; Emma Dante con Bestie di scena, presentato ad inizio di stagione al Teatro Argentina con enorme successo, e Antonio Latella con Pinocchio, regista di Natale in casa Cupiello, nostra produzione 2014, che così tanti riconoscimenti ha ottenuto, entrambi concorrono nella categoria Miglior regia.
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