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Dobbiamo bruciare Sade?
intervengono Fabio Condemi, Veronica Raimo, Attilio Scarpellini, conduce Graziano Graziani
Cosa fare di Sade? Come relazionarci ai desideri al di là della morale che evoca ed esalta? La domanda se l'è posta Simone de Beauvoir nel 1955 in un saggio intitolato appunto "Faut-il brûler Sade", che non a caso è uno dei materiali usati da Fabio Condemi per il suo spettacolo tratto da "La filosofia nel boudoir". Insieme al regista e in compagnia della scrittrice Veronica Raimo e di Attilio Scarpellini, cercheremo di rileggere quell'interrogativo, calandolo nel mondo dell'arte e del teatro di oggi. Come considerare le opere di quegli autori e quelle autrici che fanno dello scandalo parte della propria poetica? E che relazione deve avere la creazione artistica con la biografia e con le dinamiche di potere in cui nasce? Qual è il confine etico che oggi la scrittura di Sade ci mette davanti agli occhi? È ancora oggi possibile incarnare la figura del “filosofo scellerato”?
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