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Gelsomina dreams
direzione Caterina Mochi Sismondi
creazione e performance Elisa Mutto, Alexandre Duarte, Vladimir Ježić
Ruairí Mooney MacCumascaigh, Michelangelo Merlanti e Ivan leri
con la partecipazione di Nina Carola Stratta, Paolo Stratta
info e orari
venerdì 3 novembre ore 19
domenica 5 novembre ore 11
dagli 8 anni
durata 50'
Come in un set felliniano, quello dell’indimenticabile Gelsomina della “Strada” (il film con cui Fellini vinse l’Oscar) si muovono i performer di blucinQue Elisa Mutto, Alexandre Duarte, Vladimir Ježić, Ivan Ieri, Michelangelo Merlanti, e la partecipazione di Paolo Stratta e della piccola Nina Carola Stratta. L’atmosfera del circo, le musiche (rielaborate anche da quelle del grande Nino Rota) si mescolano per restituire – in questo spettacolo destinato ai ragazzi – un mondo e un immaginario.
In Gelsomina Dream trovano spazio luci e scenografie abbandonate, scheletri di strutture praticabili, oggetti scenici che richiamano l’universo al contempo mitico e profano dell’immaginario felliniano, “strumenti musicali” come un organetto di Barberia e un prezioso carillon di Eugenio Guglielminetti, campionato e suonato in scena. Gelsomina Dreams innesta sul linguaggio del teatrodanza quelli della musica, suonata dal vivo e del circo contemporaneo, in una ricerca coerente ed autentica che è propria delle creazioni di Caterina Mochi Sismondi.
Al centro dello spettacolo, appunto il sogno di Gelsomina, una giovane donna/bambina eterea e visionaria, portatrice di un sentire in continua evoluzione. Il suo viaggio onirico dà vita ade una sorta di percorso in bilico, per tornare alla poetica felliniana, tra il glamour in stile dolce vita e il mondo della strada, mescolando visioni circensi ed elementi di teatralità alle coreografie. I personaggi che animano l’universo di Gelsomina nascono da un immaginario di umanità che attingono ad alcune maschere create dal regista, Il sogno rappresentato da una Gelsomina bambina; la femme fatale sospesa tra aspirazione e caduta e il suo alter ego maschile; un archetipo di seduttore che è allusivamente incarnato da tre uomini; la figura dell’artista di strada col suo canto; la diva e amante, che oscilla al trapezio tra le strutture scenografiche; la caotica schiera mondana oggetto dell’interesse del paparazzo e una coppia di amanti forse ancora apparizione del vagare perso e malinconico della protagonista
light design Massimo Vesco
musica originale, sound design e violoncello Beatrice Zanin
musica originale, violino, tromba ed elettronica Nicolò Bottasso
musiche Georges Serge Gainsbourg, Ivanovitch Gurdjieff, Casimir Oberfeld
Charles-Louis Pothier, Nino Rota, Albert Willemetz
fonica Davide Boido
costumi Federico Bregolato e Carla Carucci
testi d’ispirazione Poesie di Luis Borges
immaginario d’ispirazione Il mondo cinematografico di Federico Fellin
foto Andrea Macchia
produzione Centro di produzione blucinQue Nice
in collaborazione con Fondazione Cirko Vertigo
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