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MACRO – Museum of Contemporary Art of Rome - galleria vetrata
Echoes
concept, coreografia, costumi e sound Cristina Kristal Rizzo
danza Annamaria Ajmone, Marta Bellu, Jari Boldrini, Sara Sguotti, Cristina Kristal Rizzo
musica Frank Ocean Creative
info e orari
dalle ore 20.00 alle ore 22.00
durational
questo spettacolo prevede un doppio piano di fruizione, uno virtuale e uno reale, che chiediamo al pubblico di sperimentare con noi, vai su Facebook e cerca la pagina Echoes per accedere allo spazio virtuale prima del tuo ingresso nello spazio fisico e assistere al video in diretta @echoes.cristina.kristal.rizzo.
Non è indispensabile avere un account Facebook: puoi cercare la pagina anche dal tuo browser (potresti comparire nel video in diretta - liberatoria da compilare al Macro) mantieni il volume in uscita del tuo smart-phone in modalità silenziosa mentre guardi il video live e togli il volume durante la visione
Pensate come una cartografia di danze per spazi differenti e forse abbandonati: un bosco, un giardino naturale, un deserto ma anche un museo o una sala d’aspetto, o una stanza di lavoro. Le cartografie di Echoes entrano in dialogo con lo spazio che le ospita tanto da diventare un’attività intima, un’abilità dei corpi di entrare in contatto con il paesaggio, un sistema cinetico che gioca poeticamente con l’anatomia delle forme e la bellezza della misura. Il corpo di queste danze si articola come un paesaggio espressivo soggettivo in un panorama condiviso, un delicato ecosistema di forme e misure intime. Un bosco può divenire un teatro e allo stesso tempo rimanere semplicemente un bosco. Cinque corpi danzanti disegnano e compongono senza soluzione di continuità una coreografia costruita su ripetizioni e differenze, momenti di solitudine così come partiture corali dai temi corporei semplici e lineari, musicalmente sostenute da loop e lunghissimi rallenti generati dal sound pop melodico della star R&B Frank Ocean.
La composizione dell’immagine prevede una dimensione in live streaming generata dal vivo dai danzatori stessi, un punto di vista interno che avvicina i corpi e il dettaglio tattile all’occhio e alla pelle, rivelando la potenziale capacità del digitale di depositare particelle affettive. Chiunque potrà vedere questa parte virtuale di immagini in movimento attraverso il proprio telefono in streaming durante la performance dal vivo, in un altro luogo o in un secondo momento. ECHOES esprime la tensione leggera e radicale allo stesso tempo di una danza, una coreo-politica, incarnata nel pensiero dei corpi.
foto di Giulia Casamenti
Producer Silvia Albanese
Produzione Tir Danza Co-produzione Festival Danza Estate con il supporto di PARC Performing Arts Research Centre, h(abita)t - Rete di Spazi per la Danza / QB Quanto Basta
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