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Teatro India, 9 - 14 maggio 2023
Muta Imago
tre sorelle
di ANTON CECHOV
regia CLAUDIA SORACE
drammaturgia / suono RICCARDO FAZI
con FEDERICA DORDEI, MONICA PISEDDU, ARIANNA POZZOLI
musiche originali eseguite dal vivo LORENZO TOMIO
disegno scene PAOLA VILLANI
direzione tecnica e luci MARIA ELENA FUSACCHIA
costumi FIAMMA BENVIGNATI
Produzione di INDEX MUTA IMAGO / TEATRO DI ROMA - TEATRO NAZIONALE
in collaborazione con AMAT & TEATRI DI PESARO per PESARO 2024. CAPITALE ITALIANA DI CULTURA
con il sostegno di FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI TPE/TEATRO PIEMONTE EUROPA
orari: da martedì a sabato ore 20.00, domenica ore 18.00
Sul palco del Teatro India approda l’incessante lavoro di ricerca sul tempo di Claudia Sorace e Riccardo Fazi dei Muta Imago, che si confrontano per la prima volta con un classico della drammaturgia teatrale di Anton Cechov, Tre sorelle, in prima nazionale dal 9 al 14 maggio.
Una riscrittura firmata nella regia da Claudia Sorace, nella drammaturgia e nel suono da Riccardo Fazi, e che vede sulla scena tre grandi interpreti, tre voci di uno stesso corpo in evoluzione e involuzione su una immaginaria e fluttuante linea temporale: la giovane Federica Dordei, la pluripremiata Monica Piseddu e la versatile Arianna Pozzoli in un momento di svolta della sua carriera.
Tra le pareti di un edificio sospeso nello spazio-tempo, ultimo rifugio nel cuore di un buco nero, fermo in un eterno presente, bloccato tra un passato da ricordare con nostalgia e un futuro che si fa fatica a immaginare, tre donne lottano disperatamente per cercare un senso, per scavalcare l'orizzonte degli eventi e rientrare nel mondo, per rispondere a una semplice domanda, che non a caso apre il dramma di Cechov: “Perché́ ricordare?”
Come delle maghe o delle medium le sorelle mettono in campo strategie di sopravvivenza, vengono attraversate dalle voci e dai corpi dei protagonisti maschili, rivisitano momenti, luoghi e situazioni del racconto. Utilizzano la materia prima della ripetizione, della metamorfosi, dell’ambiguità̀ e della frammentazione, per tornare all'infinito a dare vita a figure che appartengono ormai alla loro vita, al loro passato come al loro futuro, in un esercizio continuo di possessione e di esorcismo allo stesso tempo.
Tre sorelle si inserisce nel solco di un lavoro di ricerca che Muta Imago sta portando avanti sulla vita, sul tempo e sulla paura della morte; ricerca che ha preso forme diverse a seconda dei progetti attraversati: iniziata con l'installazione/concerto Sonora Desert del 2021; proseguita con lo spettacolo Ashes vincitore dei premi Ubu 2022 per miglior attore (Marco Cavalcoli) e miglior progetto sonoro; e che oggi, in un primo significativo incontro con Cechov, cerca insenature di senso e sguardi diversi nelle domande che il grande autore russo continua a porci da più di cento anni di distanza.
La performance delle attrici è accompagnata dalle evocative musiche originali realizzate dal vivo da Lorenzo Tomio; si avvale del disegno scene del premio Ubu Paola Villani, della direzione tecnica e luci di Maria Elena Fusacchia e del costume design di Fiamma Bevignati.
Tre Sorelle è una coproduzione di Index Muta Imago, Teatro Di Roma – Teatro Nazionale, TPE/Teato Piemonte Europa; in collaborazione con Amat & Teatri di Pesaro per Pesaro 2024. Capitale italiana di Cultura.
NOTE DI REGIA E DRAMMATURGIA
“Esiste almeno una cosa stabile su cui si fonda l'universo o non c'è nulla a cui aggrapparsi in questa catena di movimenti senza sosta nel quale tutto è intrappolato?” [Karl Schwarzschild, fisico teorico, 1914]
Se Olga, Masa e Irina fossero persone reali, non solo personaggi teatrali, sarebbero coetanee di Virginia Woolf e di sua sorella Vanessa. Forse una di loro, magari Masa, la sera, nel suo diario, scriverebbe parole simili a queste, che Virginia scrive nel suo tentativo di autobiografia del 1938:
“Fu così che Vanessa e io ci trovammo unite da una sorta di complicità̀ segreta. In quel mondo pieno di uomini che andavano e venivano, in quella grande casa piena di stanze, io e lei formavamo un piccolo nucleo privato. Lo vedo come un piccolo punto focale, dove sono concentrate sensibilità, intensità e immediata comprensione reciproca, all'interno di quel grande, riecheggiante, guscio di conchiglia, che era la casa...Ogni giorno dovevamo lottare per tenerci strette cose che, di continuo, ci venivano sottratte o modificate.”
Abbiamo cercato in ogni parola delle tre sorelle dove risuonasse questa lotta, questo sforzo continuo di costruire un luogo inviolabile contro l'inevitabile scorrere degli eventi. Siamo partiti da loro tre, come indicato nel titolo, che non a caso le mette al centro di tutto: tre donne rimaste sole, nel vuoto pieno di echi di una casa lasciata da tutte e tutti.
La riscrittura del testo di Cechov mette al centro degli eventi le loro voci e i loro corpi, il portato rivoluzionario del loro pensiero, che, come afferma Versinin, “resterà sempre e un giorno avrà una grande influenza su chi verrà dopo di voi”.
La morte del padre, l'arrivo dei soldati, gli innamoramenti, le violenze, i discorsi sul tempo e sul futuro, il carnevale notturno, l'incendio: scene e momenti riaffiorano, tornano e ritornano, all'interno di un meccanismo drammaturgico che rappresenta l'ultimo esito della continua riflessione sul rapporto tra Tempo e identità che da anni è l'oggetto della ricerca di Muta Imago.
Masa, Irina e Olga sono diverse dal resto del mondo perchè rimangono aggrappate alle loro domande, sono come tre voci di una stessa donna che, all'infinito, attraversa tutto ciò che ha visto accadere e tutti i pensieri che si è trovata a pensare. Tutto muove dal loro sguardo, e da quello delle tre attrici protagoniste, appartenenti a tre generazioni diverse: Monica Piseddu, Arianna Pozzoli e Federica Dordei. Sono loro che daranno vita e voce a questo racconto di fantasmi, sono i loro pensieri che hanno lentamente cambiato i nostri: della vasta messe di personaggi che affolla il dramma, in carne ed ossa, non è rimasto nessun altro.
Le tre sorelle, come tre voci di una stessa donna che, all'infinito, attraversa tutto ciò che ha visto accadere e tutti i pensieri che si è trovata a pensare a partire da uno studio sul tratto specifico del teatro: l'immanenza, il partire dal presente assoluto per poter attraversare universi temporali diversi. Nella nostra riscrittura, le parole pronunciate in scena saranno solo quelle di Cechov: è stato incredibile scoprire come tutto fosse già contenuto nel testo originale. Si è trattato piuttosto di togliere, di sottoporre il materiale a un lento procedimento alchemico di condensazione e colatura, che alla fine ha fatto restare l'essenziale. Quel che rimane, e che continuerà a riecheggiare nel tempo, è la voce di tre donne, viste come le future fondatrici di mondi futuri. Anche Cechov, secondo noi, guardava a loro tre in questo modo.
MUTA IMAGO – Biografia
Muta Imago è una compagnia teatrale nata a Roma nel 2006. È guidata da Claudia Sorace, regista, e Riccardo Fazi, dramaturg e sound artist, ed è composta da tutte le persone che sono state, sono e saranno coinvolte nella realizzazione dei lavori. La continua ricerca di forme e storie che mettano in relazione la sfera dell’immaginazione con quella della realtà presente, umana, politica e sociale, porta la compagnia a investigare diverse forme di arti dal vivo: il teatro, la performance, il teatro musicale, la radio, con l'obiettivo di cercare sempre la forma migliore per indagare al presente il rapporto tra l'essere umano, il suo tempo e il suo sentire. Gli spettacoli della compagnia sono da anni ospitati e co-prodotti dai più importanti festival nazionali e internazionali, tra cui Romaeuropa Festival, Napoli Teatro Festival Italia, Vie Scena Contemporanea Festival, Biennale Teatro, Santarcangelo Festival Internazionale del Teatro in Piazza, Inteatro Festival, Bassano Opera Festival, Primavera dei Teatri, Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo; e in diversi festival internazionali tra cui Premiéres Festival (Strasbourg), Festival International des Brigittines (Bruxelles), Théâtre de la Ville (Paris), Festival Cyl (Salamanca), Fadjr Festival (Teheran), Bipod Festival (Beirut), Clipa Aduma Festival (Tel Aviv), Unidram Festival (Potsdam), Temps d’Images (Cluj-Napoca, Budapest), Teatro/Theater: Italienischer Theaterherbst (Berlin), Escrita Na Pasaigem (Evora), Na Strastnom (Mosca), Sirenos Festival (Vilnius), Mot Festival (Skopje), Festival Notafee (Viljandi). Con le ultime produzioni, tra le quali Ashes (2022), Sonora Desert (2021), Combattimento (2019), Lontano da qui (2018), Canti Guerrieri (2017) Muta Imago ha incontrato il mondo del teatro musicale, collaborando con I Teatri di Reggio Emilia, Romaeuropa Festival, la Stagione Lirica Sperimentale di Spoleto, la Sagra Musicale Malatestiana e il Muziektheater Transparant di Anversa.
Premi e riconoscimenti
Nel 2022 Muta Imago ha vinto il Premio Ubu per il miglior progetto sonoro e miglior attore per lo spettacolo Ashes; nel 2021 il progetto Radio India, co-ideato dalla compagnia, ha vinto il Premio Speciale Ubu e il Premio Rete Critica. Nel 2013 Muta Imago è arrivata finalista ai Premi Ubu con il progetto Art You Lost?. Nel 2011 Claudia Sorace ha vinto il premio come migliore regia e migliore spettacolo con (a+b)3 al XXIX Fadjr Festival di Tehran. Nel 2009 Muta Imago ha vinto il Premio Speciale Ubu, il Premio della critica dell’ANCT e il premio DE.MO./Movin’UP. Nello stesso anno Claudia Sorace ha vinto il Premio Cavalierato Giovanile della Provincia di Roma e il Premio Internazionale Valeria Moriconi come “Futuro della scena”. Dal 2018 la compagnia è finanziata dal Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo come Impresa di produzione teatrale di teatro di ricerca e di innovazione. Nel triennio 2019-2022 Muta Imago è stata artista residente del Teatro di Roma, all’interno del progetto Oceano Indiano.
Teatro India Lungotevere Vittorio Gassman, 1 (già Lungotevere dei Papareschi) – Roma _ www.teatrodiroma.net
Biglietteria Teatro di Roma _ tel. +39 06 877 522 10 - biglietteriaindia@teatrodiroma.net
Biglietti: €18, ridotto €12 – acquisto online teatrodiroma.net
Orari spettacolo: da martedì a sabato ore 20, domenica ore 18
Ufficio stampa Teatro di Roma – Teatro Nazionale:
Amelia Realino 06684000308 – 3454465117 | ufficiostampa@teatrodiroma.net – amelia.realino@teatrodiroma.net
Ufficio stampa compagnia Muta Imago:
Marta Scandorza 346 492 8633 | marta.scandorza@gmail.com
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