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Chi ha paura di Virginia Woolf?
di Edward Albee
traduzione Monica Capuani
regia Antonio Latella
con Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni
Ludovico Fededegni, Paola Giannini
dramaturg Linda Dalisi
info e orari
prima, martedì, giovedì e venerdì ore 20.00
mercoledì e sabato ore 19.00
domenica, giovedi 9 febbraio ore 17.00
lunedì riposo
durata 2 ore e 40 più intervallo
vai al programma di sala
Gli EXTRA di Chi ha paura di Virginia Woolf?
Teatro Argentina, Sala squarzina
7 febbraio 2023 ore 17.00 - ingresso libero
Chi ha paura di Virginia Woolf? Se c'è qualcuno alzi la mano.
Nel corso del Talk sarà presentato il docufilm Occhi verdi come i miei dedicato alle prove dello spettacolo, dal tavolino fino al giorno del debutto
con Lucio Fiorentino, regista del docufilm
ospiti Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Ludovico Fededegni, Paola Giannini
a cura dello Young Board di Teatro di Roma e Dominio Pubblico e dello Youth Council dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia.
Young Board è un progetto di formazione, promozione e audience engagment del Teatro di Roma e Dominio Pubblico, rivolto a studenti universitari e di scuole medie superiori romani che attraverso un percorso peer to peer mette a punto modelli e formati di disseminazione della cultura teatrale.
Youth Council è un'iniziativa del Dipartimento di Stato guidata dall'Ufficio per gli Affari Global Youth. L’obiettivo è quello di creare opportunità di incontri e scambi di idee con esperti americani, italiani e internazionali, per dare voce alle questioni che più riguardano i giovani d’oggi.
11 febbraio ore 11.30 – ingresso libero
Novecento americano. Dal testo alla scena
Edward Albee e Chi ha paura di Virginia Woolf?
Nel corso dell'incontro sarà presentato il libro DRAMAGIA Edward Albee e il mestiere del dramaturg
con Linda Dalisi, dramaturg dello spettacolo e autrice del libro
ospiti Sonia Bergamasco e Paola Giannini
in dialogo con Sergio Lo Gatto
Dramagia è la fusione di due parole: dramaturg/drammaturgo e magia. Il dramaturg/drammaturgo non è solo lo scrittore di testi teatrali ma anche colui che accompagna con le sue ricerche il processo creativo di una messa in scena. La magia è quella parte del processo che resta imponderabile, perchè nasce dal caso, dalla natura dell’incontro tra le persone, dal contesto circostante in cui quel lavoro nasce.
in collaborazione con Biblioteche di Roma
Antonio Latella dirige un classico della drammaturgia americana Chi ha paura di Virginia Woolf?, il capolavoro di Edward Albee, con la nuova traduzione di Monica Capuani, un testo contemporaneo, potente e visionario, in cui le risate vertiginose divorano e fagocitano i protagonisti.
Ci racconta Antonio Latella: "Edward Albee sostituisce il lupo con Virginia Woolf nella canzoncina che la nostra protagonista dissemina per tutto il testo, “Who’s Afraid of the big bad Wolf?” ovvero: “Chi ha paura del lupo cattivo?”; la paura del lupo, quel lupo che fin da piccoli è fuori dalla porta pronto a sbranarci, pronto a punirci nel momento in cui non stiamo nelle regole che la società ci impone.
Eppure, non posso credere che questa scelta, in un autore attento come Edward Albee, sia solo un vezzo intellettualistico, dal momento che per sostituire la parola “lupo” scomoda una delle figure intellettuali più importanti del novecento, Virginia Woolf.
Virginia Woolf è un’autrice che crea un nuovo modo di narrare, un nuovo linguaggio. Una vera visionaria, una combattente instancabile per l’emancipazione femminile, che insegnò alle donne ad uccidere le loro madri, un’idea di madre, quella che vedeva nella donna “l’angelo del focolare”. Credo che tanto di tutto questo si trovi nel testo, la Woolf è presente nei due protagonisti che fanno da specchio alla giovane coppia scelta come sacrificio di questo violentissimo e disperato amore, questo: “jeu de massacre”.
Albee, svelando i meccanismi di un linguaggio ormai vuoto di significato, quasi paradossalmente mostra anche come esso possa trasformarsi in un’arma efferata per attaccare e ridurre a brandelli l’involucro in cui ciascuno di noi nasconde la propria personalità e le proprie debolezze.
scene Annelisa Zaccheria
costumi Graziella Pepe
musiche e suono Franco Visioli
luci Simone De Angelis
assistente al progetto artistico Brunella Giolivo
assistente volontaria alla regia Giulia Odetto
documentazione video Lucio Fiorentino
foto di Brunella Giolivo
Produzione Teatro Stabile dell'Umbria con il contributo speciale della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli
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