La vita davanti a sé
dal testo “La Vie Devant a soi”
di ROMAIN GARY Emile Ajar ©
Mercure de France, diritti teatrali gestiti dalle edizioni Gallimard
con il nome di “Roman Gary” come autore dell’opera originale
con Silvio Orlando
riduzione e regia di Silvio Orlando
direzione musicale Simone Campa con l’Ensemble dell’Orchestra Terra Madre
info e orari
ore 20.00
mercoledì ore 19.00
giovedì ore 20.00
venerdì 31 dicembre ore 19.00
sabato 1 gennaio ore 19.00
domenica 2 gennaio ore 16.00
lunedì 3 gennaio riposo
durata 70'
biglietti
da € 40 a € 25
con TdR Card
€ 132 / 6 ingressi al Teatro Argentina
o 12 ingressi al Teatro India e al Teatro Torlonia
valida tutti i giorni della settimana
con Abbonamento TRE X TE
€ 54 / 3 spettacoli al Teatro Argentina
Amleto, Sik Sik/L’artefice magico, La vita davanti a sé
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GREEN PASS RAFFORZATO OBBLIGATORIO
Dal 6 dicembre per accedere alle sale del Teatro di Roma è necessaria la certificazione verde ottenuta a seguito della somministrazione completa del ciclo vaccinale o dell'avvenuta guarigione da Covid-19 (Decreto Legge del 26.11.2021 n. 172).
Coloro che non fossero in possesso di certificazione verde Covid-19 non avranno il rimborso del biglietto.
L'accesso in sala per la visione degli spettacoli è consentito esclusivamente con mascherina Ffp2 come da Decreto legge del 24 dicembre 2021 entrato in vigore il 25 dicembre 2021
Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, al centro di un discusso Premio Goncourt, La vita davanti a sé di Romain Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia. Silvio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò diventando, con naturalezza, quel bambino nel suo dramma. Commozione e divertimento si inseguono, a partire da un testo che, sebbene scritto più di trent’anni fa, anticipa alcuni dei temi più urgenti del nostro presente: la convivenza tra culture, religioni e stili di vita diversi, i flussi migratori, le paure che si diffondono tra le masse, portando alla contrapposizione tra i più fragili. Ed è proprio qui che il teatro riscopre la sua funzione: non indicare soluzioni che ad oggi nessuno è in grado di fornire, ma una volta di più raccontare storie, dare un nome a quegli individui che ci appaiono solo massa indistinta.
scene Roberto Crea
disegno luci Valerio Peroni
costumi Piera Mura
assistente alla regia Maria Laura Rondanini
direttore di scena Luigi Flammia
fonico Gianrocco Bruno
amministrazione Teresa Rizzo
foto di Salvatore Pastore
produzione Cardellino srl
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