IN VIAGGIO CON LUCA
di Gianfranco Capitta e Simone Marcelli
regia Simone Marcelli
orario proiezione
ore 20.30
durata 90 minuti
Ingresso gratuito con prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili
Ritratto autentico, una storia profonda,che ripercorre i luoghi più importanti della vita e del lavoro di Ronconi, alternando volti e voci degli interpreti-testimoni incontrati durante questo viaggio.
Il Teatro di Roma omaggia, a cinque anni dalla scomparsa, Luca Ronconi, maestro di generazioni di attori e artefice di un teatro senza limiti, con la proiezione del docufilm In viaggio con Luca di Gianfranco Capitta e Simone Marcelli, che ne firma anche la regia, in una serata-evento programmata lunedì 2 marzo (ore 20.30) al Teatro Argentina.
Un documentario sul lavoro e la personalità del grande regista e geniale innovatore dei linguaggi della scena, che diresse il Teatro di Roma dal 1994 al 1998, ed è qui che creò alcuni dei suoi capolavori, fra i quali Quer pasticciaccio brutto de via Merulana da Gadda, lasciando un’impronta indelebile nella storia culturale della città e dell’intero Paese.
In viaggio con Luca racconta, col fascino divulgativo di immagini sorprendenti, la storia di Ronconi, partendo dal luogo esotico in cui quasi casualmente è nato (Susa in Tunisia), ai posti dove è cresciuto e si è formato, prima come attore e poi come regista. Gli spazi che ha ‘inventato’: dalla piazza di Orlando Furioso (poi trasformato in kolossal cinematografico per la Rai tra Cinecittà e Palazzo Farnese di Caprarola), al lago di Zurigo, al Laboratorio di Prato scandito con Gae Aulenti. Laboratorio che si muove tra un teatro trasformato in arena, un misterico orfanotrofio abbandonato, fino alla trasformazione in spazio teatrale di una grande azienda tessile dismessa, il Fabbricone poi imitato in tutta Europa. La sua Utopia ai cantieri navali della Giudecca veneziana, mixando 5 testi di Aristofane su una strada di 60 metri, dove scorrevano cinque automobili, un camion, 25 lettini su rotelle e un aeroplanino Piper. E ancora i paradossi della scienza alla Bovisa, ma anche i trionfi operistici alla Scala, le scritture nei più importanti teatri di Vienna, Parigi, Zurigo, Salisburgo.
Un’esperienza densa e unica, che ha sempre coniugato la visione spaziale con il peso della parola e quindi con la specificità dei suoi attori. Nel film sono fondamentali le interviste agli interpreti di quegli spettacoli, testimoni preziosi, generazioni diverse che sono state da lui formate e sono oggi i protagonisti del nostro teatro, come Massimo Popolizio, Massimo De Francovich, Franca Nuti o Umberto Orsini, Anna Bonaiuto e Ottavia Piccolo; ma anche le star di cinema e televisione, tra i tanti intervistati: Luca Zingaretti, Pierfrancesco Favino, Fabrizio Gifuni, Antonello Fassari; e prestigiosi musicisti (il direttore della Scala Chailly) cantanti e personaggi che hanno segnato un’epoca (Raina Kabaivanska, Enrico Lucherini, il premio Oscar per la fotografia Vittorio Storaro).
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