Dobbiamo bruciare Sade?

25 - 30 aprile | 11 - 18 maggio 2020

Dobbiamo bruciare Sade?
laboratorio sulla scrittura come eccesso
a cura di Fabio Condemi
Fabio Condemi
laboratorio con esito finale

orari
25 - 30 aprile | 11 - 18 maggio ore 14.00 - 19.00
laboratori con prenotazioni a atelier@teatrodiroma.net
30 aprile | 18 maggio - esiti dei laboratori ore 20.30 Ingresso gratuito



Non è facile dire chi sia più
degno di essere bruciato,
se l’opera o l’autore.
Poultier D’elmotte, 1799

“A meno di non essere completamente insensibile, ogni lettore giunge al termine della lettura delle 120 giornate o della Filosofia nel boudoir in uno stato di malessere: tutto concorre a generare nausea. (...)” ‘’La mostruosità dell’opera di Sade annoia, ma questa noia stessa ne è il senso. Come dice Klossowski, che è cristiano, i suoi interminabili romanzi non assomigliano ai libri che sogliono divertirci, ma ai libri di devozione. Il ‘metodo perfetto’ secondo cui sono ordinati è quello del religioso che pone la sua anima davanti al mistero divino’’

“Una caratteristica del testo è che la sensualità e il mistero sono del tutto assenti. (...) Non c’è apparentemente niente di quello che di solito riconosciamo come letteratura” Georges Bataille: La letteratura e il male

Fabio Condemi coinvolgerà un gruppo di 20 attori e attrici professioniste e non in un laboratorio che prenderà in esame i testi di D.A.F De Sade, concentrandosi su alcune scene tratte da La filosofia nel boudoir e interrogandosi sul rapporto tra letteratura, teatro e rappresentazione: un rapporto che non dovrebbe mai essere scontato e automatico ma sempre fragile, fatto di equilibri sottili e sorprendenti al tempo stesso.
Il lavoro si svilupperà attraverso l’analisi di alcuni materiali letterari e testimonianze di G. Bataille, R. Barthes, De Beauvoir, ecc., cercando di esplorare cosa ci sia, nella letteratura di De Sade, che continua a disturbare lettori e lettrici di tutte le epoche, concludendosi con una classe aperta al pubblico.