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RIVOLTE70
Il ritorno de La rivolta degli oggetti de La Gaia Scienza non può non portarsi dietro parole e immagini degli anni in cui è nata, i segni di un momento storico – gli anni Settanta – che ha segnato l’orizzonte culturale e vitale del nostro paese.
Immagini inedite, una collezione di documenti mai assemblati per una esposizione pubblica, materiali editoriali eccezionali, installazioni, letture, e interventi di personalità decisive allora, come ancora, nell’attuale panorama artistico ed intellettuale italiano. Corpi e pensieri per rendere presente un’immagine degli anni ’70, un’immagine antagonista e transdisciplianare, un’immagine in movimento ma sempre a fuoco.
A cura di Graziano Graziani
info e orari
Teatro India
dalle 18.00 alle 23.00
domenica dalle 17.00 alle 22.00
1 novembre dalle 16.00 alle 23.00
ingresso libero
lunedi riposo
IMMOBILISMO MOLISANO | dal 17 ottobre al 10 novembre
La mostra sull’Immobilismo molisano fu uno dei falsi più eclatanti realizzati dalla redazione de Il Male. La riscoperta di questo movimento artistico, anzi, di questa “retroguardia” il cui motto era “perché stare fermi quando si può stare immobili?”, avvenne sulle pagine della rivista nell’ottobre del 1978. All’Immobilismo fu dedicata una mostra, che fu realizzata al Beat 72, nel cuore delle cantine teatrali romane dove mosse i primi passi la Gaia Scienza. Una mostra che divenne immediatamente happening, anzi non-happening, evento a cui parteciparono molti artisti dell’epoca. Nella cornice del Teatro India rievochiamo quell’esperimento surreale mettendo in mostra una delle opere originali, la sedia da barbiere, alla quale sono affiancate le riproduzioni fotografiche di altre sei opere della mostra, e una serie di documenti audio e a stampa, come il frontespizio del manifesto del movimento immaginario e le foto della serata al Beat 72.
A cura di Gli Autori del Male
SINÒPIA | dal 22 ottobre al 3 novembre
Cercando di tracciare la storia delle avanguardie artistiche romane a cavallo tra i Sessanta e i Settanta, Simone Carella – direttore artistico del Beat 72 e animatore di innumerevoli progetti artistici a cavallo tra arte, teatro, poesia – aveva ideato Affresco, un gigantesco progetto fotografico che avrebbe dovuto invadere il foyer del Teatro India. Come il bozzetto preparatorio degli affreschi, chiamato appunto sinòpia, traccia il contorno di un disegno che fa da traccia per la pittura finale, questa mostra cerca di mettere ordine e creare una sequenza narrativa nell’archivio strabordante, disordinato ma assolutamente entusiasmante che Carella stava mettendo assieme per il suo progetto. In mostra le cantine teatrali, come il Dioniso, Le Orsoline 15, l’Abaco, La fede, il Metateatro, e le loro facce, come quelle di Manuela Kustermann e Giancarlo Nanni, Leo de Berardinis e Perla Peragallo, Pippo di Marca e Memè Perlini, Rossella Or e Lisi e Silvana Natoli, Remondi e Caporossi e Giuliano Vasilicò, Rosa de Lucia e Lucia Poli, fino al gruppo dei toscani Benigni, Monni e Sannini. E, ovviamente, Carmelo Bene.
A cura di Elettra Carella Pignatelli
Allestimento a cura di Riccardo Fazi / Muta Imago
ODISSEA BEAT. ULISSE BENEDETTI INCONTRA LA GAIA SCIENZA | 25 ottobre
con Ulisse Benedetti, Giorgio Barberio Corsetti, Alessandra Vanzi, Marco Solari
Ulisse Benedetti ha fondato, inventato è sostenuto il Beat72. La storica cantina-teatro sotto il livello del Tevere stuato in via Gioachino Belli, 72. Qui è passata una grande parte del teatro italiano più vivo e di ricerca. Da Carmelo Bene a Leo de Berardinis, da Perlini a Vasilicò, e poi Carella, La Gaia Scienza, Il Carrozzone (poi Magazzini), Martone e tantissimi altri, e inoltre Cordelli e i grandi poeti italiani. Il Beat72 è stata la culla della straordinaria anima underground della cultura italiana.
Siamo felici di ascoltare i racconti dei viaggi di Ulisse.
Bar del Teatro India
25 ottobre ore 19.00
PRIMA E DOPO IL MALE | dal 29 ottobre al 10 novembre
Il Male è stata una delle riviste di satira più geniali e irriverenti, realizzata dalle firme più interessanti e corrosive della fine degli anni Settanta tra fumetto, grafica e scrittura. Collaborarono alla rivista ci sono quelle di Pino Zac, Vincino, Vauro, Mario Canale, Jacopo Fo, Vincenzo Sparagna, Angelo Pasquin, e molti altri. Questa mostra racconta “Il male prima del male”, ovvero le riviste più o meno autoprodotte dove alcuni dei futuri redattori del Male hanno affinato le loro matite. Come “Zut”, rivista dada-situazionista che sperimentava nuovi modelli di impaginazione, attorno a cui nacque il Centro diffusione notizie arbitrarie. O ancora Cannibale, rivista fondata da Stefano Tamburini sulla quale approdarono firme iconiche di quegli anni come Andrea Pazienza, Filippo Scozzari e Tanino Liberatore. Chiudono il cerchio le esperienze de La Rivoluzione e L’Avventurista. Un'altra sezione della mostra racconta invece i fotoromanzi del Male. Di questi ultimi sarà possibile vederne alcuni in formato video tra cui “Maledetto Trussardi!”, introdotto da Roberto Benigni e proiettato una sola volta prima di ora.
A cura di Gli Autori del Male
OVVERO: MARIO MIELI | 1 novembre
dalle 16.00 alle 23.00 prenota
Durante l'apertura della mostra gli artisti e le artiste di Oceano Indiano leggeranno alcuni brani da La Gaia Critica. Politica e liberazione sessuale negli anni Settanta, raccolta di scritti di Mario Mieli edita da Marsilio nel 2019.
ore 19.00 talk con Franco Buffoni e Francesco Paolo Del Re
Nel 2016 sui banchi del mercato di Porta Portese vengono trovate settantadue fotografie inedite di Mario Mieli, non solo leader movimento di liberazione omosessuale e raffinato teorico, ma anche artista, attore e performer. Settantadue scatti a colori, vividissime, potenti come un lampo. Un flashback colorato che ridona tridimensionalità e profondità a un volto quasi dimenticato. Un ritrovamento importante, che colma un vuoto nell’immaginario collettivo.
Lo raccontano Franco Buffoni e Francesco Paolo Del Re in un dialogo appassionato sulla vita e l’opera di Mieli
Un incontro con Mario Mieli in forma di installazione. Ma anche un’installazione in forma di incontro con il pensatore più geniale e controverso del movimento di liberazione omosessuale italiano degli anni Settanta. Foto, epistolari privati, scritti autografi – tutti materiali curati e scoperti da Franco Buffoni e Francesco Paolo Del Re – sono gli elementi attraverso i quali viene plasmato un ambiente immersivo, in cui è possibile trovarsi a diretto contatto con l’autore di ‘Elementi di critica omosessuale’.
Il cuore della mostra è uno slideshow di una serie inedita di foto a colori, ritrovate fortuitamente tra i banchi di Porta Portese, in cui Mieli appare come le giovani generazioni non l’hanno mai visto e come non lo vedevano da tempo quelli che lo hanno conosciuto. Una serie di scatti in cui fuoriesce il lato performativo dell’attivista e studioso, che frequentò molto il linguaggio teatrale. Assieme alle poesie, agli scritti autografi, gli scatti costruiscono un flashback polifonico in grado di disegnare la tridimensionalità di un personaggio fondamentale per il movimento omosessuale italiano, ma troppo spesso dimenticato.
Archivio Franco Buffoni
A cura di Francesco Paolo Del Re
Sala A
1 novembre dalle ore 16.00 alle ore 23.00
dalle ore 21.00 alle ore 22.00 la Sala A sara chiusa al pubblico
FRANCO 'BIFO' BERARDI E MATTEO ZUPPI | 2 novembre
ore 20.30 prenota
Il neo Cardinale Matteo Zuppi, recentemente nominato da Papa Francesco, e lo scrittore e filosofo Franco Berardi Bifo si incontrano per parlare di presente e di apocalisse, dell’apocalisse del presente, ma anche delle sue irriducibili alternative. Un incontro unico ed esclusivo per riflettere sulla possibilità della consistenza di un pensiero critico, dagli anni ’70 ad oggi.
L'incontro sarà introdotto da Alessandra Vanzi
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