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Felicità...Tà...Tà
Uno sguardo su Achille Campanile
regia Massimo Di Michele
con Dario Battaglia, Luisa Borini, Edoardo Coen
assistente alla regia Fabio Caputo
costumi Alessandro Lai
orari spettacolo
ore 20.00
domenica ore 18.00
lunedì riposo
durata 1 ore e 20'
Torna in scena l’irriverente e surreale Felicità...tà...tà diretto da Massimo Di Michele. A scivolare tra scene en travesti, balletti retrò, fraintendimenti dissacranti, smoking, piume e paillettes tre attori, Dario Battaglia, Luisa Borini e Edoardo Coen, in un concentrato di straniante comicità in cui l’imprevedibile e il visionario si accavallano in un elettrizzante vortice di surrealismo.
Massimo Di Michele torna con il suo Felicità...tà...tà, uno spettacolo costruito come un varietà, una cornucopia di atti unici, irriverenti e surreali attinti dallo straordinario e multiforme repertorio di Achille Campanile, dalla sua unica ed eccellente capacità di scrittura fondata su una irripetibile e originale vis ironica. Achille Campanile è stato giornalista, critico, sceneggiatore, scrittore paradossale, autore teatrale e uno dei maggiori umoristi del Novecento. La sua scrittura inconfondibile è lo strumento perfetto tramite il quale l’autore costruisce situazioni surreali, stravaganti, votate al bizzarro e all’assurdo. Attraverso un sapiente uso della parola ne scandisce infallibilmente i tempi comici in una mescola di velocità ed efcacia. Felicità...tà...tà, ovvero varietà...tà...tà, dissolve la struttura classica di una pièce teatrale e ne capovolge le logiche e i tempi. Come in una matrioska gli atti si rincorrono schiudendosi l’uno dopo l’altro, susseguendosi senza sosta, spiazzanti. Su tutto una sola protagonista: la Parola. Come collante la trascinante follia degli attori. Tra scene en travesti, balletti retrò, fraintendimenti dissacranti, smoking, piume e paillettes che strizzano l’occhio al varietà televisivo degli anni ’70, Felicità...tà...tà è un concentrato di straniante comicità in cui l’imprevedibile e il visionario si accavallano in un elettrizzante vortice di surrealismo. Tra i vari quadri fioriscono citazioni a tutte le forme di spettacolo. Dal Circo alla Rivista, dalla Radio alla Televisione, dal Café Chantant alla Danza Contemporanea. Lo spettacolo è un viaggio alla riscoperta di un autore del ‘900, Achille Campanile, e di un’arte spesso relegata a ruolo secondario: quella di far ridere, di spiazzare, di divertire, un tufo colorato in un Teatro ormai dimenticato.
foto di Paolo Crocenzi
Produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale
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