Habiba la magica
dal romanzo di Chiara Ingrao (ed. Coccole Books)
drammaturgia e regia di Marta Gilmore
con Tony Allotta, Alessandra Arcangeli, Maria Panatta
orari spettacolo
ore 10.30
sabato e domenica ore 17.00
durata 60'
dai 6 anni
Quando ero bambina mia mamma, Chiara Ingrao, l’autrice di “Habiba la magica” prima di addormentarmi mi raccontava la storia di una bambina che aveva la mia età e volava su una scopa magica sopra i cieli di Roma. Non era mica un caso che quella bambina volesse diventare una strega e non, ad esempio, una principessa. In quegli anni, proprio come adesso ma in modo diverso, le donne e le ragazze manifestavano per i propri diritti e io adoravo andare a quelle manifestazioni e cantare tutte insieme “Tremate tremate le streghe son tornate”! A carnevale mi vestivo da strega e strega di mezzanotte era uno dei miei giochi preferiti, insieme al calcio, ad arrampicarmi, a esplorare e fare battaglie con i miei amici. L’altra cosa che amavo erano le recite, e infatti Scopetta diventò uno spettacolo e il nostro letto a castello era il suo palcoscenico, e poi divenne un libro che mia mamma ci regalò a Natale, pieno di parole scritte con la macchina da scrivere e con tante pagine vuote per disegnarci quello che volevamo.
Quando sono diventata grande nella mia famiglia è arrivata dall’Africa una nuova cugina, Angela. Proprio come Habiba, Angela ha due famiglie e due paesi, l’Italia in cui è cresciuta, e la Costa d’Avorio da cui proviene. Anche lei era una bambina forte e piena di idee e aveva una famiglia africana che parlava francese e una italiana che parlava italiano e ha dovuto imparare a tenere insieme questi due pezzi della sua storia.
E’ così che è nato il libro di Habiba, quello che si trova nelle librerie, e che raccontiamo a teatro. Ma la sua storia non è finita ancora, perché poi tante bambine e bambini lo hanno letto in classe con le loro maestre ed è diventato lo spunto per ragionare insieme e per realizzare progetti tutti diversi e tutti pieni di bellezza.
Come le bambine e i bambini di “Habiba la magica”, e come l’altra protagonista del romanzo: la città di Roma. Piena di magia e piena di storie, con radici lontane e diverse e tutte intrecciate tra loro. Piena di bambine e bambini che hanno il diritto di crescere in questa città e di colorare il suo futuro, come la pagina vuota di un libro ancora da disegnare.
scene e costumi Federica De Tora
video e luci Andrea Gallo
grazie a Alberto Bellandi, Centro Didattico Musicale
Produzione Isola Teatro
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