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Orestes in Mosul
regia Milo Rau
drammaturgia Stefan Bläske
testo Milo Rau & ensemble
attori in video Baraa Ali, Khitam Idress, Khalid Rawi
musicisti in video Zaidun Haitham, Suleik Salim Al-Khabbaz, Firas Atraqchi,
Saif Al-Taee, Nabeel Atraqchi
orari spettacolo
ore 21.00
durata 1 ora e 35'
spettacolo in lingua con sottotitoli in italiano
Considerato un genio del teatro contemporaneo dalla critica mondiale, Milo Rau si confronta con la più oscura tragedia di morte dei nostri anni e porta sul palco dell’Argentina Orestes In Mosul, ambientando l’Orestea di Eschilo nel contesto della guerra contro l’IS. Uno spettacolo che riflette sulla realtà e la sua rappresentazione e ci mette faccia a faccia con la violenza, la compassione e il perdono dell’antica tragedia, in relazione al trattamento riservato ai reduci jihadisti.
Nel suo provocatorio Manifesto di dieci punti per un teatro contemporaneo, Milo Rau afferma che tra le tappe di uno spettacolo in tournée debba essere almeno una zona di guerra o di conflitto. Rigoroso con le responsabilità istituite ad architettura del proprio pensiero e della propria arte, il regista svizzero mette ora in scena Orestes In Mosul, spettacolo in cui affronta l’Orestea di Eschilo ambientandola nel contesto della guerra contro l’IS. Rau torna a parlare di violenza e di compassione e porta sul palco dell’Argentina le domande sollevate dalla questione siriano-irachena, obbligandoci a confrontarci con il tema della possibilità del perdono in relazione al trattamento da riservare ai reduci jihadisti. Lo spettacolo è stato infatti costruito nella caserma dei combattenti Peshmerga in Kurdistan e nella piazza centrale di Mosul, luogo emblematico, noto per aver ospitato il comando dell’IS e per essere divenuto il triste teatro delle pubbliche esecuzioni. Con grande forza, una volta di più, il teatro-tribunale di questo artista geniale affonda il coltello nel vivo delle contraddizioni, dei conflitti irrisolti, della quotidianità ardente di quella contemporaneità complessa di cui tutti facciamo parte. Lo fa partendo, come sempre, dalle contingenze di una realtà e delle sue rappresentazioni, attraverso il coinvolgimento diretto di militanti, poeti, studenti, attori e cittadini del luogo, impegnati nelle prove dello spettacolo e nelle riprese che ne compongono la parte video, al solito chiave centrale per l’interpretazione dell’operazione artistica di Rau. Operazione che mette qui in dialogo una delle più grandi tragedie mai scritte, unica trilogia tramandataci dall’antichità classica e mito fondatore della nostra civiltà, con una terra e un popolo massacrati da una violenza pari a quella delle vendette di sangue del mito.
Coro in video Mustafa Dargham, Rayan Shihab Ahmed,
Ahmed Abdul Razzaq Hussein, Abdallah Nawfal, Younis Anad Gabori,
Hatal Al-Hianey, Hassan Taha, Mohamed Saalim
Film Daniel Demoustier, Moritz von Dungern
Set design ruimtevaarders
Costumi An De Mol
Light design Dennis Diels
Direttore di scena Marijn Vlaeminck
Tecnica video Stijn Pauwels
Tecnica luci Dennis Diels, Geert De Rodder
Editing Joris Vertenten
Arrangiamenti musicali e composozioni Saskia Venegas Aernoudt
Tecnica del suono Dimitri Devos
Creazione sottotitoli Eline Banken
Sottotitoli Noemi Suarez Sanchez, Katelijne Laevens
Assistente alla regia Katelijne Laevens
Tecnico di scena Jeroen Vanhoutte
Dresser Micheline D’Hertoge, Nancy Colman
internship dramaturgy Eline Banken, Liam Rees
internship direction assistant Bo Alfaro Decreton
production management Noemi Suarez Sanchez
Coproduzione Romaeuropa Festival, Schauspielhaus Bochum, Tandem Scène Nationale
in corealizzazione con Teatro di Roma - Teatro Nazionale
Questa produzione è stata realizzata con il supporto di The Belgian Tax Shelter
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