Rosadilicata
Il Canto che Libera. Canti e cunti di Rosa Balistreri
drammaturgia di Chiara Casarico
con Chiara Casarico
musiche dal vivo Roberto Mazzoli, Stefania Placidi
regia Emilia Martinelli
scenografia Lorenzo Terranera
consulenza Musicale Gabriella Aiello
disegno Luci David Barittoni
foto Federica Principi
organizzazione Laura Gentile e Stefano Romanelli
orario spettacolo
ore 21.00
Produzione Il NaufragarMèDolce
in collaborazione con Municipio Roma 1 Centro
Rosa Balistreri è uno di quei personaggi che appartengono all'immaginario più profondo della mia terra d’origine, la Sicilia. Rosa – come molti siciliani – fu costretta ad emigrare e vivere lontano dalla sua terra. Nata da famiglia poverissima, lei, semianalfabeta, riuscì a riscattarsi dalla sua condizione di miseria e diventare amica di grandi come Guttuso, Sciascia e Amalia Rodriguez, incarnando un modello di donna che non si arrende e che lotta per la propria emancipazione.
Un'icona che rappresenta in maniera forte il rapporto difficile, di odio ed amore, che molti siciliani, forse quelli dallo spirito più libero ed irrequieto, hanno nei confronti della loro terra.
Un'icona della Sicilia, della sua carnalità, della sua voglia di onestà, del suo modo di amare, passionale e intenso… Come ha scritto Ignazio Buttitta, che collaborò con lei e le fu amico, “ogni volta che cercheremo le parole, i suoni sepolti nel profondo della nostra memoria, quando vorremo rileggere una pagina vera della nostra memoria, sarà la voce di Rosa che ritornerà a imporsi con la sua ferma disperazione, la sua tragica dolcezza …”
E’ proprio questo contrasto tra la durezza e la dolcezza di Rosa che ci spinge a voler mettere in scena la sua storia a più di venticinque anni dalla sua scomparsa. L’idea nasce da un lavoro di ricerca sul canto popolare, cominciato grazie all’incontro artistico con Lucilla Galeazzi. Una ricerca a partire dalla voce e dal canto, che ha portato alla necessità di raccontare la faccia di una Sicilia poco conosciuta, dando risalto ad una figura femminile eccezionale e controversa.
Obiettivo del lavoro è quello di dare corpo e voce ad una donna che ha avuto la forza e il coraggio di andare contro le “regole” di una società arcaica e maschilista e che è riuscita ad affrancarsi da una condizione di subalternità grazie al canto.
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