documenti collegati
TRILOGIA DANCO
dEVERSIVO, NESSUNO CI GUARDA / DONNA N°4
Tre diverse figure femminili. Tre corpi di donne in lotta.
Dal 27 novembre al 9 dicembre al Teatro India una trilogia potente, che ripercorre un ventennio del lavoro di Eleonora Danco.
Tre atti unici, tre passaggi universali del vivere, il lavoro, l’infanzia, il cibo. Tre temi che riguardano intere generazioni. Attraverso un linguaggio poetico, in cui molti si potranno ritrovare.
NESSUNO CI GUARDA / DONNA N° 4
Dal 4 al 9 dicembre, un'accoppiata di due atti unici che hanno segnato il percorso di Eleonora Danco:
Nessuno ci guarda e Donna N°4.
orari spettacolo
ore 21.00
domenica ore 18.00
produzione Teatro di Roma - Teatro Nazionale
NESSUNO CI GUARDA
scritto diretto ed interpretato da Eleonora Danco
assistente alla regia Maria Stella Cassella
disegno luci Eleonora Danco
si ringrazia
per la scelta delle musiche Marco Tecce
per la collaborazione Lorenza Accardo e Benedetta Boggio
Nessuno ci guarda, ispirato alla pittura di Jackson Pollock, scritto nel 2000, è il suo secondo spettacolo. Usare il corpo come fosse colore. Una donna si sveglia da un incubo, non riesce ad uscire di casa, rimane sospesa tra la vita adulta e la vita del ricordo, l’infanzia: diventa suo padre, sua madre, lei bambina lei adolescente. Un cortocircuito tra memoria e realtà. Uno slancio verso la vita e l’impulso a distruggerla. Nessuno ci guarda è anche il testo ispiratore del suo primo film N-CAPACE, vincitore di due menzioni speciali al Film Festival di Torino.
DONNA N° 4
scritto diretto ed interpretato da Eleonora Danco
assistente alla regia Maria Stella Cassella
disegno luci Eleonora Danco
si ringrazia
per la scelta delle musiche Marco Tecce
per la collaborazione Lorenza Accardo e Benedetta Boggio
Donna N°4 scritto nel 2011, ispirato all’opera di Francis Bacon, la guerra al cibo, alla società a se stessi. Donna N4 vive nella penombra contorcendosi su una penombra, Il flusso di un personaggio ossessivo, che attraverso il cibo vuole cancellare la memoria dal suo corpo. Annientare i ricordi. Il cibo diventa anche uno scontro con l’esterno, la realtà urbanistica, nelle librerie, nei musei, sotto la metro, ovunque sappi che se vuoi puoi mangiare. “E’ molto chiaro che qui si muore ma non di fame!”
News
-
Visita spettacolo al Teatro India
-
Il compratore di anime morte
-
“L’eco der core” Roma com’era, Roma com’è nei testi e nelle canzoni di Roma
-
Visita spettacolo al Teatro India
-
Una giornata fatale del danzatore Gregorio Samsa
-
Roma in versi
-
È nato il nuovo canale Instagram della Fondazione Teatro di Roma!
-
Teatro di Roma, nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione
-
Il Teatro di Roma diventa Fondazione
-
Carta Giovani Nazionale
-
Art Bonus - Sostieni il tuo teatro!