documenti collegati
LA TRAGEDIA DEL VENDICATORE
di Thomas Middleton
drammaturgia e regia Declan Donnellan
versione italiana Stefano Massini
con Ivan Alovisio, Alessandro Bandini, Marco Brinzi, Fausto Cabra,
Martin Ilunga Chishimba, Christian Di Filippo, Raffaele Esposito, Ruggero Franceschini, Pia Lanciotti, Errico Liguori, Marta Malvestiti, David Meden, Massimiliano Speziani, Beatrice Vecchione
scene e costumi Nick Ormerod
musiche originali Gianluca Misiti
luci Claudio De Pace
orari spettacolo
prima ore 19.00
martedì e venerdì ore 21.00
mercoledì e sabato ore 19.00
giovedì e domenica ore 17.00
lunedì riposo
durata: 1 ora e 50 minuti, senza intervallo
martedì 29 ore 17.00 (Sala Squarzina)
Incontro
THOMAS MIDDLETON UN DRAMMATURGO RITROVATO
con Daniela Guardamagna, docente di letteratura inglese presso l'Università di Tor Vergata
e gli attori della compagnia
coordina Sergio Lo Gatto
in collaborazione con Dominio Pubblico
ingresso libero con prenotazione
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione
Dopo il successo delle sue geniali regie di testi shakespeariani come Cymbeline, Macbeth e Racconto d’inverno, per la prima volta Declan Donnellan dirige una produzione in lingua italiana: La tragedia del vendicatore di Thomas Middleton. «Middleton e Shakespeare – spiega Donnellan – si affermarono in una Londra teatro di cambiamenti dirompenti. Era un tempo di boom economico e bancarotta, dominato da un disagio sociale destinato a sfociare nella rivoluzione che avrebbe, alla fine, completamente distrutto il contesto culturale dei due autori. Leggendo Middleton si percepisce una minaccia incombente, che cresce come un tumore invisibile fino a scoppiare, alimentata dal rancore e dall’ingiustizia. Ci parla di un governo corrotto, invischiato in loschi affari, di un popolo che si compra al prezzo dei beni di consumo. Descrive una società ossessionata dal sesso, dalla celebrità, dalla posizione sociale e dal denaro, dominata dal narcisismo e da un bisogno compulsivo di auto rappresentarsi per convincere gli altri – ma soprattutto se stessi – di essere buoni e belli. All’epoca l’Italia – conclude Donnellan – era un luogo proibito che ben pochi inglesi avrebbero visitato. L’Europa cattolica rappresentava, per gli Inglesi protestanti, un altrove simile a quel che la Russia sovietica incarnava quando eravamo ragazzi: era il potenziale invasore, latore di un’ideologia perniciosa». Un connubio di intrighi, corruzione, lussuria, narcisismo e brama di potere sullo scenario di una corte del Seicento spaventosamente contemporanea, in cui si aggirano personaggi ai quale l’autore ha attribuito nomi “parlanti”, così da connotarne fin da subito il ruolo e il comportamento
Opzioni : Cronologia : Opinioni : Donate | Chiudere |
News
-
Visita spettacolo al Teatro India
-
Il compratore di anime morte
-
“L’eco der core” Roma com’era, Roma com’è nei testi e nelle canzoni di Roma
-
Visita spettacolo al Teatro India
-
Una giornata fatale del danzatore Gregorio Samsa
-
Roma in versi
-
È nato il nuovo canale Instagram della Fondazione Teatro di Roma!
-
Teatro di Roma, nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione
-
Il Teatro di Roma diventa Fondazione
-
Carta Giovani Nazionale
-
Art Bonus - Sostieni il tuo teatro!