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IL PROGETTO
Il palcoscenico della legalità è un progetto sperimentale di collaborazione tra teatri, istituti penitenziari minorili, scuole, università e società civile. Sono coinvolte le maggiori Istituzioni teatrali d’Italia, le associazioni impegnate nell’antimafia e quelle che lavorano per il riutilizzo sociale dei beni confiscati. Il progetto nasce nella sua prima forma di spettacolo, Dieci storie proprio così, dall’incontro con decine di familiari di vittime innocenti di mafia, camorra, criminalità e con i responsabili di cooperative e associazioni che sulle terre confiscate alla mafia hanno costruito speranze, lavoro, accoglienza, idee. Lo spettacolo, in seguito a questo primo traguardo, è diventato strumento di riflessione sul come strutturare un rapporto continuativo e di scambio benefico tra istituzioni pubbliche e private perché insieme si apprenda un nuovo alfabeto civile. Da allora nelle scuole sono stati attivati laboratori propedeutici alla visione dello spettacolo (più di 40.000 gli studenti coinvolti). Il linguaggio e le tecniche teatrali sono diventati strumento per imparare il lavoro di squadra, ma soprattutto per ragionare sulla nostra responsabilità individuale e collettiva riguardo a logiche e culture mafiose. Attualmente l’attività formativa è in corso nelle scuole di dieci regioni italiane. Parallelamente si è sviluppato il progetto di formazione sui mestieri del teatro negli Istituti Penitenziari Minorili di Airola (BN) e Malaspina (PA), da cui sono nati gli spettacoli Aspettando il tempo che passa nel carcere di Airola, Fiesta al Malaspina di Palermo e il brano rap Puortame là fore interpretato da Lucariello e Raiz. Nel 2017 abbiamo realizzato un film documentario, coprodotto da Jmovie e Rai Cinema, che percorre le tappe del nostro progetto. Ci racconta chi siamo, a che punto siamo arrivati e che cosa possiamo fare concretamente tutti, come cittadini, contro la criminalità organizzata. Vogliamo accendere i riflettori su un mondo che caparbiamente va avanti, che delinea un futuro su cui dobbiamo investire. Il documentario ha ricevuto il premio Speciale dei Nastri d’Argento – Documentari 2018. La rete di associazioni che oggi sostiene le varie fasi di questo esperimento nasce dalla volontà di Giulia Minoli, con The Co2 Crisis Opportunity Onlus, di creare un legame virtuoso di progettualità e collaborazione.
LE SCUOLE
Il progetto utilizza i linguaggi del Teatro come strumento di sensibilizzazione e formazione. Ad oggi sono stati coinvolti oltre 40.000 studenti degli istituti secondari di primo e secondo grado. A coordinare gli incontri sono gli attori/formatori dello spettacolo accompagnati da ricercatori universitari e operatori di associazioni partner. Si affronta con gli studenti il concetto di etica e di bene comune attraverso strumenti e pratiche pedagogiche e di gioco collettivo. Viene evidenziato il ritorno positivo di un comportamento rispettoso dei principi etici, in termini di crescita economica e sviluppo sociale. Gli aspetti drammatici che hanno caratterizzato e caratterizzano la lotta alla criminalità organizzata, di qualsiasi matrice si tratti, vengono confrontati con gli esempi di successi ottenuti in termini di impresa, di reazione, di riorganizzazione economica e sociale di un territorio. Vengono analizzate con gli studenti cause ed effetti, ipotesi e obiettivi per riabilitare la collettività minacciata e contaminata da sempre più forti poteri criminali.
I° INCONTRO
Attraverso giochi di ruolo, esercizi di concentrazione, di ascolto dell’altro, di condivisione dello spazio e della parola, gli studenti vengono spinti a ragionare su cosa accade se il mio interesse privato diventa l’unica forma di coesistenza umana e quali sono le alternative a questa scelta. Si introducono i temi affrontati nello spettacolo.
II° INCONTRO
A seguito della visione dello spettacolo Dieci storie proprio così terzo atto, gli studenti vengono coinvolti in un momento di riflessione e dibattito direttamente con gli attori, alla presenza dei testimoni/protagonisti delle storie raccontate nella drammaturgia.
FACCI CASO!
Dopo aver riflettuto su quanto visto in scena e maturato durante il progetto, viene proposto un percorso di approfondimento denominato FACCI CASO!, che ha l’obiettivo di indirizzare gli studenti a osservare il proprio comportamento quotidiano, quello della propria famiglia, del proprio quartiere, del proprio paese, nell’ottica di assunzione di responsabilità e cittadinanza attiva.
INCONTRO CON GLI INSEGNANTI
Si svolgono attività di gruppo, analizzando insieme il linguaggio drammaturgico e scenico, si introducono i temi affrontati nello spettacolo, le storie e le realtà protagoniste, si utilizzano i linguaggi del teatro come strumento d’indagine e restituzione dei temi trattati.
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