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coordinamento registico Michelina Capato Sartore
coordinamento drammaturgico Renato Gabrielli
coordinamento coreografico Claudia Casolaro
con Armand Albrahimi, Carlo Bussetti, Vincenzo D'alfonso
Bruno Nocito, Paola Manfredini, Salvatore Piscitelli
luci Juan Carlos Tineo Reyes
elementi scenografici Maddalena Ferraresi
costumi Lapi Lou
orari spettacolo
ore 21.00
durata 60 minuti
posto unico intero 15 euro
ridotto 12 euro
card 6 ingressi 48 euro
produzione Estia Cooperativa Sociale onlus
In questo spettacolo senza parole c’è una domanda che incombe sul pubblico e sugli attori – sei figure umane in perenne, inquieto movimento su una scalinata che non porta, in alto, ad alcun cielo. Che ne resta di loro, una volta sottratti la fame di sesso e potere, la solitudine che si riflette nella ripetizione ossessiva dei gesti, l’attaccamento disperato ad abitudini e oggetti? Che ne resta di noi che li osserviamo, quando si dissolve la presunzione di essere diversi da loro, migliori?
Una partitura fisica maturata durante un lungo processo di improvvisazioni del gruppo di lavoro di Estia Teatro (Carcere di Bollate) guidato, oltre che dalla regista Michelina Capato, dalla coreografa Claudia Casolaro e dall’allenatrice del “senso teatrale” Matilde Facheris. Una drammaturgia che non segue un filo narrativo ma procede per associazioni poetico/musicali.
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