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Classico è bello, sempre di più. Si chiude con la pubblicazione di alcuni lavori prodotti
dai ragazzi delle scuole medie e superiori di Roma il percorso dedicato alla lettura e
alla scrittura creativa, nell'ambito del cartellone "TeatrInScuola". Il progetto, che
quest'anno ha coinvolto e portato nei teatri della capitale più di diecimila ragazzi,
promosso da Alt Academy, con la direzione di Luca Ferrini, nasce in partenership anche con il Teatro di Roma, per offrire agli spettatori più giovani una occasione unica di partecipazione e approfondimento.
Per la sezione dedicata ai classici, il Teatro Argentina ha ospitato in matinèe la perla pirandelliana del "Così è se vi pare", in una nuova edizione con la regia di Sebastiano Nardone, la cui visione è stata accompagnata da un percorso di scrittura creativa nelle scuole, diretto e tenuto dalla giornalista Melania Petriello, insieme agli scrittori Giulia Blasi ed Emiliano Sbaraglia.
Più di trenta incontri, per un grande mosaico di esperienze e parole
COSI’ E’ SE VI PARE
Spettacolo teatrale dell’ 11 marzo 2016 -Teatro Argentina
- Il finale -
Signora Ponza:” Da tempo conosco il signor Ponza e la signora Frola, ma io non sono nessuna delle donne che essi credono io sia. Il loro dolore li ha portati a vedere il bianco per il nero, coinvolgendo me, nessuno dei due colori.
Laudisi :”Bene signori, vi sono forse più chiare le cose ora? La verità non esiste e nessuno mai sarà in grado di spiegarvela, la verità è relativa. Smettetela di rincorrere qualcosa che non potrete raggiungere.”
Nausicaa Bianconi IIIC
I.C.GOFFREDO PETRASSI
COSI’ E’ SE VI PARE
Spettacolo teatrale dell’8 marzo - Teatro Argentina
Il finale
ATTO QUARTO Scena decima
AGAZZI
Lamberto, non è ancora detta l'ultima parola. La signora qui presente deve essere per forza o la Signora Ponza, o la figlia della Signora Frola!
LAUDISI
Caro mio, tu dici?
AGAZZI
Sfido. Deve essere per forza o una o l'altra.
LAUDISI
E invece può essere entrambe. Come? Te lo spiego io come! Tu, Agazzi, ad esempio, davanti ad alcuni di noi sembri un uomo colto, pieno di sè, che non teme nulla e che sa sempre cosa fare, un uomo che ama il suo lavoro e che nonostante il tempo e l'impegno che esso richiede riesce a godersi ogni attimo della sua vita con la sua famiglia, ma tu, caro mio, ritieni di essere davvero come queste persone ti vedono?
AGAZZI
Beh... per alcune cose forse...
LAUDISI
No, dico bene?
AGAZZI
Insomma, prosegui.
LAUDISI
Se le persone ti vedono così, vuol dire che sei tu a dare quest'impressione di te, forse volontariamente o forse no, ma tu sai bene tanto quanto lo so io, che non ti vedi affatto così. (Agazzi e tutti gli altri rimarranno in silenzio)
LAUDISI
(continuando) Quindi tu in realtà sei come ti vedono gli altri, ma sei anche come ti vedi tu. E sai cosa sono questi? Caro mio, questi sono dei fantasmi.
TUTTI
Fantasmi?
LAUDISI
Eh sì, proprio dei fantasmi. E chissà quanti altri ancora ve ne saranno! Ma non preoccuparti caro mio, non solo tu hai dei fantasmi con te; Tutti ne hanno almeno uno con loro.
SIGNORA CINI
Quindi vorresti dire che tutti noi qui presenti abbiamo dei fanstami che ci perseguitano?
LAUDISI
L'ho appena detto e lo confermo, sì.
(Tutti in sala si guarderanno tra loro, chi impaurito e chi no; bisigli di sottofondo)
SIRELLI
E tutto questo cosa c'entrerebbe con la storia della Signora Ponza?
LAUDISI
Non l'hai ancora capito? Noi non sappiamo con certezza chi sia la Signora Ponza, se la seconda moglie del Signor Ponza o se la figlia della Signora Frola, e nel frattempo le stiamo fissando dei fantasmi addosso; e lei, come chiunque altro, si immedesima in questi. Come tu, caro Agazzi, ti immedesimi nel fantasma di un uomo che ama il suo lavoro e che nonostante tutto riesce a godersi la famiglia (secondo gli altri), lei si immedesima sia nel fantasma della figlia della Signora Frola, sia in quello della moglie del signor Ponza; a lei sta bene così.
AMALIA
Ma come hai detto tu, lei saprà chi lei è realmente!
LAUDISI
Oh no, lei questo non lo sa più. Ognuno crede di essere visto come lui stesso si vede, ma non è così; e quando verrà a scoprirlo, allora neanche lui saprà più chi è realmente, ed entrerà, volente o nolente, nella parte del fantasma che la gente gli ha fissato addosso.
PREFETTO
Quindi staresti dicendo che non potremmo mai sapere chi è veramente la Signora Ponza anche se fossimo riusciti a trovare un documento che attestasse chi sia realmente?
LAUDISI
Esattamente.
DINA
Ma zietto, ciò che dici tu non ha senso! La signora Ponza deve essere per forza o una o l'altra!
LAUDISI
Non per forza, Dina. Lei è colei che la si crede, lo ha detto lei stessa! Quindi signori, se qualcuno in questa stanza crede che lei sia la moglie del Signor Ponza, bene, allora lei sarà Giulia, la seconda moglie del Signor Ponza. Se qualcun altro, invece, crede che lei in realtà sia la figlia della Signora Frola, bene uguale, allora lei sarà Lina, la figliuola della Signora Frola.
AGAZZI
E tu Lamberto, tu cosa credi?
LAUDISI
Io? Io, semplicemente, non credo nulla. Non ha nessuna importanza questa storia per me, e anche se l'avesse, sarebbe una stupida curiosità che una volta messa a tacere non cambierebbe assolutamente nulla nella mia vita.
Rimarranno tutti in silenzio, ed abbassando la testa e mostrando di riflettere, ognuno abbandonerà la scena.
Capoluongo Giada
Classe 2 L
Liceo Montale
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