Sharon Eyal | Gai Behar | L-E-V Dance Company
Creazione Sharon Eyal, Gai Behar
Romaeuropa Festival 2016
Interpreti Gon Biran, Rebecca Hytting, Mariko Kakizaki, Leo Lerus, Darren Devaney, Keren Lurie Perdes
Musica Ori Lichtik Luci Thierry Dreyfus
Costumi Odelia Arnold con Rebecca Hytting, Gon Biran, Sharon Eyal, Gai Behar
orari spettacolo
ore 21.00
durata 55’
Coproduzione Colours - International Dance Festival - Stuttgart, Germany, Sadler’s Wells - London, England, Carolina Performing Arts - The University of North Carolina at Chapel Hill, USA, Julidans - Amsterdam, Netherlands, Montpellier Danse
La produzione di OCD LOVE è stata sviluppata durante la residenza artistica presso The Banff Centre, Canada
C’è qualcosa di più misterioso dell’amore? Sembra questa la domanda che Sharon Eyal, con la sua L-E-V Dance Company formata insieme a Gai Behar e Ori Lichtik, pone al pubblico.
E in effetti, OCD Love è un distillato coreografico di elegante sensualità. Il racconto dell’amore mancato, fuori sincrono, oscuro, disperato ma anche una poetica, conciliante ed erotica visione di corpi. Ispirato allo slam poem OCD di Neil Hilborn, in cui la patologia del disturbo ossessivo compulsivo è descritta ironicamente attraverso il racconto d’un innamoramento, OCD LOVE è perfetta espressione delle tre anime che guidano la compagnia: da un lato la composizione coreografica di Sharon Eyal, prima danzatrice, poi direttrice artistica e coreografa associata alla Batsheva Dance Company, dall’altro lo spirito ‘underground’ di Gai Behar (curatore di eventi multidisciplinari nella vita notturna di Tel Aviv) e di Ori Lichtik (tra i padri dei techno rave israeliani).
E proprio le note del live set di Lichtik, che spazia tra musica house e melodie elettroniche, dispongono i corpi dei danzatori in questo esaltante, quanto delicato, crescendo di erotismo che ha il colore della carne, il profumo delle notti nei club e l’ardore di un’animalità androide. La compostezza e la fine tecnica di questi danzatori, insieme alla sapienza compositiva della Eyal, capace di trovare in ogni ombra un raggio di luce, tramuta questa pièce in puro godimento visivo.
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