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Teatro Argentina
da un’idea di Alberto Nucci Angeli e Lorenzo Terranera
testo Luisa Mattia e Alberto Nucci Angeli
regia Francesco Frangipane
con (in ordine di apparizione)
Silvia Salvatori, Arcangelo Iannace, Vincenzo De Michele, Ludovica Apollonj Ghetti
scene Lorenzo Terranera
costumi Roberta Spegne
luci Giuseppe Filipponio
musiche Roberto Angelini
orari spettacolo
ore 10.30
sabato ore 16.00
domenica ore 11.00
6, 7, 20, 21 e 26 febbraio riposo
biglietti
bambini 10 € adulti 15 €
matinée per le scuole bambini 8 € adulti 12€
durata 60 minuti
Under14 card 36 €
4 ingressi per bambini e adulti a scelta al Teatro Argentina
per gli spettacoli del Teatro Ragazzi (platea, palchi platea, I e II ordine)
dai 5 anni
Leo fa rivivere sulla scena una figura inedita del grande artista e genio Leonardo Da Vinci: un Leonardo fanciullo, pronto ad ammaliare il pubblico con la sua fresca creatività ritrovata in una particolare seconda giovinezza. Un viaggio suggestivo a ritroso nel tempo, nella memoria e nell’estro, ripercorrendo le tracce vivaci e imprevedibili seguite nell’infanzia. Torneranno vecchi amici, primi amori, si riscopriranno vecchi progetti e affioreranno ricordi da un imponente e suggestivo armadio di legno, ricco di cassetti, sportelli, profondità segrete: metafora e rappresentazione della memoria leonardesca, che mescola razionalità a emozioni, intuizioni a stati d’animo, studio e vita vissuta. L’armadio-memoria, che campeggia sulla scena, nasconde e rivela macchine, giochi e desideri, oltre che le tappe che hanno segnato la vita dell’artista. Siamo nel 1571 alla corte del Re di Francia, nel castello do Close – Lucè, dove Leonardo, pittore, architetto e ingegnere, è ormai avanti negli anni. In procinto di svelare un importante segreto, si chiude in se stesso, nelle sue meditazioni, e smette di parlare. Più di un medico pensa che il genio di Vinci sembra essere tornato bambino e che solo i suoi amici potrebbero aiutarlo a tornare in sé. Per risolvere il problema, il Re di Francia invita a corte Lisa, il primo tenero amore dell’infanzia, e Maso, vecchio amico e sodale nonché collaudatore di tutte le macchine leonardesche. I due amici arrivano a corte per rimettere ordine nei ricordi della loro infanzia, ma soprattutto per recuperare la gioia della scoperta e dell’esplorazione, per sistemare invenzioni e progetti di Leonardo, per rinnovare e far rivivere l’affetto che li ha legati.
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