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di Eduardo De Filippo
regia Luca De Filippo
con (in ordine di apparizione) Carolina Rosi, Viola Forestiero, Nicola Di Pinto
Federica Altamura, Andrea Cioffi, Gianfelice Imparato, Massimo De Matteo
Carmen Annibale, Paola Fulciniti, Gianni Cannavacciuolo, Giovanni Allocca
scene Gianmaurizio Fercioni
costumi Silvia Polidori
musiche Nicola Piovani
luci Stefano Stacchini
foto Masiar Pasquali
orari spettacolo
martedì e venerdì ore 21.00
mercoledì e sabato ore 19.00
giovedì e domenica ore 17.00
lunedì riposo
durata 2 ore (due atti più un intervallo)
produzione Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
Non ti pago, ultimo spettacolo diretto da Luca De Filippo, è un bel modo per ricordarlo, un piccolo capolavoro carico di humor, brillante, pieno di vitalità e con un bel ritmo. Il testo è uno dei più noti e divertenti della prima drammaturgia eduardiana, facente parte della produzione dei “giorni pari”, dove tra sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’umanità dolente e sfaccendata, si racconta la cruda realtà quotidiana fatta di paure, angosce e miseria, senza rinunciare però alla speranza, all’illusione, all’ingenua attesa di un colpo di fortuna che determini un futuro migliore. Una storia che unisce pensiero ed azione, inquietudine e riso, dinamismo e riflessione, con quella sottile leggerezza tipica delle commedie eduardiane.
Il protagonista è personaggio ambiguo e surreale, che vive tra sogno e realtà. Gestore di un botteghino del lotto a Napoli è un accanito giocatore eccezionalmente sfortunato. Al contrario un suo impiegato Mario Bertolini, suo futuro genero, interpretando i sogni, colleziona vincite su vincite e addirittura un giorno gli capita di vincere una ricca quaterna di quattro milioni delle vecchie lire datagli in sogno proprio dal defunto padre del suo datore di lavoro. Accecato da una feroce invidia, Don Ferdinando si rifiuta di pagargli la vincita e rivendica il diritto di incassare la somma. Egli sostiene che lo spirito di suo padre avrebbe commesso un involontario scambio di persona recandosi per errore nella vecchia abitazione della famiglia Quagliuolo, dove ora risiede il giovane Bertolini. La commedia si sviluppa intorno ai vari tentativi di Ferdinando di appropriarsi del biglietto vincente con esasperate contese, dispute surreali e grottesche maledizioni. A sostituire De Filippo, nei panni di Ferdinando Quagliuolo, Gianfelice Imparato, attore formatosi con Eduardo, che si è dimostrato pienamente all’altezza del non facile compito.
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