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Agli inizi del 1500, Leonardo da Vinci, affermato artista e ingegnere, viene chiamato alla corte di Francesco I, Re di Francia, che lo nomina pittore, architetto e ingegnere di corte. Leonardo è già un po’ avanti negli anni e un giorno comincia a non ricordare più tanto bene cose, persone, progetti, affetti. E poiché il suo cuore e la sua memoria sono rimasti profondamente legati a Vinci e alla Toscana tutta, pensa che solo due persone posso essere in grado di aiutarlo a ricomporre memorie e affetti.
Nel 1517, maso (detto Zoroastro) e Lisa, raggiungono Amboise. I due vecchi amici di Leonardo non hanno ben capito perché Leonardo – il caro amico LEO – li abbia chiamati.
Lisa, a cui Leo è stato particolarmente legato e che è stata probabilmente il primo tenero amore dell’infanzia, comprende presto il perché della loro presenza ad Amboise: lei e Maso sono lì per rimettere ordine nei ricordi della loro infanzia, per recuperare la gioia della scoperta e dell’esplorazione, per sistemare invenzioni e progetti di Leonardo, per rinnovare e far rivivere l’affetto che li ha legati.
Di fronte a loro si rivela il grande e entusiasmante archivio di Leonardo e Leo stesso che, con aria misteriosa, comincia ad aprire stipi e a offrire oggetti.
L’ormai maturo Leo li invita a ripercorrere la lunga serie di invenzioni ed esperimenti usando pennelli, cartone, matite e tinta.
Lisa è pronta a seguire Leo nel ricomporre esperimenti e invenzioni. Maso è perplesso. E’ passato tanto tempo. Nessuno di loro è più un bambino e lui fa fatica e tornare alla naturalezza del gioco, così come faceva con Leo quando erano piccoli.
Ma la potenza della memoria gioiosa ha la meglio anche su di lui e i tre amici ripercorrono , dunque, la tante e molteplici tappe delle invenzioni leonardesche. Ecco allora il disegno dell’Uomo Vitruviano, il progetto di ali per volare come i pipistrelli, le macchine per fare fuochi d’artificio…Nel ricomporre la memoria, affiora anche il ricordo tenero e ancora doloroso della mamma che Leo non ha mai conosciuto davvero e la dolcezza dei primi sentimenti d’amore per Lisa, l’ allegria dell’avere amici come Maso, la forza dirompente della curiosità di Leo bambino, la voglia di conoscere il mondo…
Il percorso di Leo e dei suoi due amici li porta a recuperare il desiderio e la voglia di giocare, che hanno contraddistinto la loro infanzia.
I tre amici riprendono il filo della memoria, del gioco, per tornare a riordinare i tanti progetti, le tante idee di Leonardo, le tante emozioni, finché Leo ( e Lisa e Maso con lui) arriverà a ritrovare il se stesso bambino, la naturale genialità dell’infanzia, la voglia di far domande, la curiosità che temeva di aver perso.
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