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Il Teatro di Roma accoglie nell’ambito del suo progetto Guerre/Conflitti/Terrorismi, lo spettacolo di Mario Perrotta ispirato alle testimonianze dei soldati della Grande Guerra, Milite Ignoto-quindicidiciotto, in scena giovedì 17 settembre (ore 21) al Teatro Argentina per una serata unica e commemorativa
Giovedì 17 settembre (ore 21) al Teatro Argentina di Roma
MILITE IGNOTO
quindicidiciotto
uno spettacolo di Mario Perrotta
tratto da Avanti sempre di Nicola Maranesi
e da La Grande Guerra, i diari raccontano un progetto a cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi per Gruppo editoriale L’Espresso e Archivio Diaristico Nazionale
Produzione Permàr / Archivio Diaristico Nazionale / dueL / La Piccionaia
in collaborazione con la Struttura di Missione per il centenario della Grande Guerra
e l’Archivio Diaristico Nazionale
Serata di anteprima della XXXI edizione del Premio Pieve Saverio Tutino
Il Teatro di Roma accoglie nell’ambito del suo progetto Guerre/Conflitti/Terrorismi, lo spettacolo di Mario Perrotta ispirato alle testimonianze dei soldati della Grande Guerra, Milite Ignoto-quindicidiciotto, in scena giovedì 17 settembre (ore 21) al Teatro Argentina per una serata unica e commemorativa. L’evento, in collaborazione con la Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, inaugura il Premio Pieve Saverio Tutino* organizzato dall’Archivio diaristico nazionale e riservato alla raccolta di memorie, diari epistolari e scritture autobiografiche inedite degli italiani.
Riannodando i fili della Storia con una lingua d’invenzione che impasta tutti i dialetti del nostro Paese, Mario Perrotta racconta il primo, vero momento di unità nazionale, esperienza umana e politica, prima ancora che militare. Tratto da Avanti sempre di Nicola Maranesi e da La Grande Guerra, i diari raccontano a cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi, lo spettacolo riporta in teatro l’eco lontana delle voci e delle sofferenze dei soldati della Prima Guerra Mondiale che si incontrano in trincea, metafora della perdita di identità di un popolo disgregato nell’immane massacro. Proprio nelle trincee di sangue e fango del primo conflitto mondiale veneti e sardi, piemontesi e siciliani, pugliesi e lombardi si conoscono e si ritrovano vicini per la prima volta, accomunati dalla paura e dallo spaesamento. È questo l’ultimo evento bellico in cui il milite ebbe un qualche valore anche nel suo agire solitario, mentre da quel conflitto in poi il milite divenne “ignoto”, dimenticato in quanto essere umano con un nome e un cognome, un volto e una voce. Nella prima guerra mondiale, gradatamente, anche il nemico diventa “ignoto”, perché non ci sono più campi di battaglia per i “corpo a corpo” dove guardare negli occhi chi sta per colpire a morte, ma ci sono trincee dalle quali partono proiettili e bombe anonime, senza un volto da maledire prima dell’ultimo respiro. Un conflitto spersonalizzato in cui gli esseri umani coinvolti diventano semplici ingranaggi del meccanismo e non più protagonisti eroici della vittoria o della sconfitta. Così, seduto su sacchi da trincea, tra il fetore del sangue e della carne, Perrotta racconta le piccole storie, gli sguardi e le parole di singoli uomini che hanno vissuto quei tragici eventi per gettare altra luce sulla grande Storia.
Milite Ignoto-quindicidiciotto ritorna in scena dall’1 al 6 dicembre al Teatro India.
Lo spettacolo si inserisce all’interno del progetto Guerre/Conflitti/Terrorismi, l’articolato programma del Teatro di Roma che affronta il tema delle guerre, presenti e passate, e dei conflitti ideologici e morali che interessano le nostre società moderne. Tra le produzioni al Teatro India, il racconto dei giovani convertiti all’Islam integralista in Punk Islam di Roberto Scarpetti, diretto da César Brie (12/29 maggio); mentre la storia di Ameneh è raccontata attraverso gli occhi di un Occidente che si misura con l’incubo della violenza sulle donne in Chiudi gli occhi, scritto, diretto e interpretato da Patrizia Zappa Mulas (27 aprile/8 maggio). Il Teatro India diventa anche palcoscenico per storie e sguardi dal fronte. Viaggio nell’inferno della Grande Guerra con L’ultima estate dell’Europa di Giuseppe Cederna (19/29 novembre); Trincea scritto e interpretato da Marco Baliani (25/29 novembre); Per una stella, un progetto di Marta Galli, Anna Maini, Roberto Rampi, regia Stefano De Luca (1/3 marzo); Friendly Feuer (una polifonia europea) di Marta Gilmore (28/30 aprile); Colloqui con la Cattiva Dea – Piccole storie dalla Grande Guerra, una drammaturgia in musica di e con Elena Bucci (3/5 maggio). Si ritorna a un passato non troppo lontano con la cronaca degli anni di piombo di Figli senza volto della compagnia Animanera (15/19 gennaio), mentre Magda e lo spavento con Federica Fracassi, regia di Renzo Martinelli, completa la trilogia di Massimo Sgorbani sulle figure femminili legate al Fürer (19/24 aprile). All’Argentina Francesca Comencini porta in scena voci e storie di donne che vissero l’eccidio delle Fosse Ardeatine, Tante facce nella memoria (15/20 marzo), e il Teatro delle Albe guarda a oriente per raccontare Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi (13/17 aprile).
17 settembre .15 Teatro Argentina
1_6 dicembre .15 Teatro India
MILITE IGNOTO
quindicidiciotto
uno spettacolo di Mario Perrotta
tratto da Avanti sempre di Nicola Maranesi
e dal progetto La Grande Guerra, i diari raccontano a cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi
collaborazione alla regia Paola Roscioli
luci e suoni Eva Bruno
Riconoscimento della struttura di missione per il
Centenario della Prima Guerra Mondiale
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Produzione Permàr / Archivio Diaristico Nazionale / dueL / La Piccionaia
in collaborazione con la Struttura di Missione per il centenario della Grande Guerra
e l’Archivio Diaristico Nazionale
* L’appuntamento con Milite Ignoto – quindici diciotto precede l’apertura del Premio Pieve Saverio Tutino, che si svolgerà a Pieve Santo Stefano (Arezzo) dal 18 al 20 settembre. La manifestazione è organizzata dall’Archivio diaristico nazionale, il centro di raccolta di diari, memorie e epistolari degli italiani di cui Mario Perrotta è testimonial da molti anni.
Il Premio Pieve, che giunge quest’anno alla 31esima edizione, ha assunto nel tempo le forme e le modalità di un vero e proprio festival della memoria. Un festival in cui un ruolo preponderante continua a essere ricoperto dalla fase finale del concorso riservato alle scritture autobiografiche inedite, scelte tra quelle che vengono donate ogni anno all'Archivio.
INFO TEATRO DI ROMA
Ufficio promozione: tel. 06.684.000.346 - Fax 06.684000.360 - www.teatrodiroma.net
Orari spettacolo: giovedì 17 settembre ore 21
Costi biglietto: posto unico intero 15,00 € I ridotto 13,00 € I operatore 7,00 €
Info Stampa Teatro di Roma:
Amelia Realino
tel. 06.684.000.308 I 345.4465117
e_ mail: ufficiostampa@teatrodiroma.net
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