Il Sogno di Stein

Teatro  Argentina | Sala Squarzina

mercoledì 29 aprile. Ore 17,00
Der Park di Botho Strauss. Una guida alla visione
a cura di Elisabetta Villano

Registrazione dell'incontro

martedì 12 maggio. Ore 16,00
Incontro con la Compagnia
partecipano Antonio Calbi e Andrea Porcheddu

Foyer Teatro Valle proiezioni

venerdì 15 maggio. Ore 17,00
Le maratone di Peter
regia di Giovanni Visentin
Italia 2014, 95 min.
un appassionante viaggio nell’imponente creazione artistica di Peter Stein

venerdì 22 maggio. Ore 17,00
Lontano
La Schaubühne di Peter Stein
regia Andreas Lewin
Germania 2013, 90 min.
versione originale, sott. ital.
presentazione di Gianfranco Capitta

Per gli appuntamenti presso
il Foyer del Teatro Valle
è obbligatoria la prenotazione
tel. 06 684000345
dal lunedì al sabato
ore 10.00 -14.00 e 15.00 -17.30

Le Maratone di Peter
regia Giovanni Visentin
Italia 2014, 95 min.

Le Maratone di Peter, è un film di Giovanni Visentin, un appassionante viaggio nell’imponente creazione artistica di Peter Stein, uno dei più grandi registi teatrali del mondo.  

Attraverso le riprese video dei suoi allestimenti, Stein si racconta e si commenta illustrando i momenti più significativi della sua unica, irripetibile e prestigiosa carriera.  

Il film, partendo da autori come Eschilo e Euripide, passando da Shakespeare a Goethe, da Dostoevskij a Ibsen, da Čechov a Brecht e arrivando fino a Beckett e Pinter, si può anche ritenere una esemplare sintesi di storia del teatro, in senso altamente didattico.  

Ampio rilievo viene dato anche alle numerose regie di opere di compositori quali Verdi, Čajkovskij, Bartok, Berg, Dallapiccola e Šostakovič, i cui allestimenti nei più famosi teatri lirici internazionali dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York, hanno definitivamente consacrato il regista tedesco come uno dei più importanti maestri della scena contemporanea.  

Lontano
La Schaubühne di Peter Stein
regia Andreas Lewin
Germania 2013, 90 min.
versione originale, sott. ital.

Il film delinea l’istituzione ex novo della Schaubühne come esperimento teatrale in linea con lo spirito Sessantottino. Descrive le modalità secondo le quali ci si trovò a praticare in teatro il concetto di democrazia di base; e si dedica alle sue premesse, agli errori commessi e alla forma mentis, grazie alla quale questo teatro divenne rapidamente in Germania uno dei più significativi nella seconda parte del XX secolo. Che cosa rese possibile un simile teatro autogestito?

Il documentario tenta di aprire un varco attraverso la giungla delle leggende e delle repressioni operate in ambito teatrale e vuole liberare lo sguardo al fine di abilitarlo a percepire l’evoluzione di questo teatro: del quale, al giorno d’oggi, si sottovalutano le conquiste e che non vanta né successori artistici né una tradizione.

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