documenti collegati
un progetto di Clara Gebbia, Katia Ippaso
Enrico Roccaforte, Antonella Talamonti
regia Clara Gebbia ed Enrico Roccaforte
TRA CIELO E TERRA
dramaturg e autore delle liriche Katia Ippaso
con Nené Barini, Filippo Luna
Germana Mastropasqua, Alessandra Roca
musiche originali e direzione musicale
Antonella Talamonti
costumi Grazia Materia
scene Kallipigia Architetti
disegnatore luci Gianni Staropoli
assistente alle scene Giacomo Sette
assistente volontario alla regia Andrea Casarini
aiuto regia Maria Crescenzi
direttore dell’allestimento scenico Antonino Ficarra
i registi ringraziano Rosalba Greco
orari spettacolo
ore 21.00
domenica ore 18.00
durata 75’
Produzione Teatro Biondo Stabile di Palermo / Teatro di Roma
in collaborazione con Teatro Iaia / Compagnia Umane Risorse
Siamo in una grande città nell’Italia di oggi. Quattro individui si trovano per strada: un manager esodato, una donna malata in attesa di cure, una cantante di talento, una signora benestante ma terremotata. Sono i protagonisti di Paranza- Il Miracolo, spettacolo di pietas e di denuncia, di parola, canto, visione e passione, che si interroga con gli strumenti del teatro e della musica sulla condizione umana. Le vite dei personaggi sono colte in momenti diversi del tempo: prima della caduta, durante la caduta, dopo la caduta.
Perché Paranza? Questa parola, che significa “barca o associazione di barche che pescano insieme”, designa anche i gruppi di fedeli che vanno dai quartieri di Napoli e della provincia in pellegrinaggio alla Madonna dell’Arco. Spesso scalzi, portano sulle spalle una pesante statua e cantando e danzando si sottopongono a digiuni e fatiche fisiche per portare la richiesta di grazia alla Vergine. La Paranza che vedremo in scena è quella degli “aventi diritto” che si trasformano di necessità in “richiedenti miracoli”. Persone che hanno perso tutto ma attaccati alla loro umanità. Uomini e donne uniti da una speranza, dalla fede nell’umano, capaci ancora di esprimere bellezza, ironia, grazia, anche se questo significa passare attraverso il dolore, la follia, la rabbia, la malvagità. Una Paranza che parla, mormora, intona, canta. Per non rassegnarsi. Per ricordarci che siamo esseri umani. Con bisogni, diritti e desideri.
Spettacolo vincitore de I Teatri del Sacro 2013
News
-
Visita spettacolo al Teatro India
-
Il compratore di anime morte
-
“L’eco der core” Roma com’era, Roma com’è nei testi e nelle canzoni di Roma
-
Visita spettacolo al Teatro India
-
Una giornata fatale del danzatore Gregorio Samsa
-
Roma in versi
-
È nato il nuovo canale Instagram della Fondazione Teatro di Roma!
-
Teatro di Roma, nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione
-
Il Teatro di Roma diventa Fondazione
-
Carta Giovani Nazionale
-
Art Bonus - Sostieni il tuo teatro!