Teatro Argentina, 19 marzo 2009
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Compagnia Pippo Delbono - Emila Romagna Teatro Fondazione
ideazione, interpretazione e regia di Pippo Delbono
Uno dei protagonisti della scena contemporanea internazionale, un artista che della complessità linguista e della poetica della bellezza ha creato uno straordinario logo d'autore, Pippo Delbono e la sua compagnia saranno presenti nel cartellone del Teatro Argentina con il suo ultimo lavoro scenico, ma anche un appuntamento imperdibile con il recital autobiografico Racconti di giugno e infine con una rassegna di suoi film.
Teatro Argentina 19 marzo
Compagnia Pippo Delbono - Emila Romagna Teatro Fondazione
ideazione, interpretazione e regia di Pippo Delbono
- ore 21.00 spettacolo - posto unico 10 euro
C'è sempre un dolore all'origine del lavoro creativo di Pippo Delbono. C'è la memoria anche fisica di una ferita. Il dolore dell'esodo, il viaggio senza ritorno di tutti quelli che si sono lasciati qualcosa alle spalle.
Il dolore dei sopravvissuti. Quelli che si sono salvati per ricordare e raccontare, come voleva Primo Levi. Memoria e racconto si sovrappongono anche qui, su questo palco di nuovo nudo come agli inizi, una sedia un tavolino e una bottiglia di birra è tutto quel che serve all'attore. Che alterna storie di vita alla loro traduzione scenica, in un footing linguistico, uno slittamento del codice espressivo.
Pippo Delbono - ore 22,30 - Foyer del Teatro Argentina - ingresso libero
Presentazione del libro "Racconti di Giugno" (Garzanti)
a cura di Oliviero Ponte di Pino
Prima lo spettacolo, uno dei più toccanti e "narrativi" di Delbono, ecco ora il libro che ne raccoglie l'eredità, quella tensione emotiva, quelle parole esplosive e dolenti, persino quegli accenti che nella pagina scritta riescono a sedimentare e a farsi esperienza evocativa. Un condensato di ricordi e di fughe verso un altrove che è sempre in movimento e parte della sua stessa vita, racconti che trasudano politica, estetica, insomma sguardo sul mondo come un atto di confidenza con lo spettatore (e in questo caso con il lettore), un liberatorio atto di verità alla Zavattini. Ci sono i suoi compagni di viaggio di sempre, i maestri incontrati nel suo peregrinare elettivo e rizomatico, Pina Baush, Arafat, Pepe Robledo, Bobò... dentro e fuori il teatro, dentro e fuori la scrittura.
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