Teatro Argentina, lunedì 11 marzo ore 21.00
Rassegna Grandi Interpreti
Appuntamento dedicato a Memo Benassi, magnifico protagonista dell’Enrico IV di Luigi Pirandello nella versione televisiva del 1956.
Enrico IV
di Luigi Pirandello
regia Claudio Fino
scenografia e costumi Enrico Tovaglieri
con Memo Benassi (Enrico IV), Paola Borboni (La marchesa Matilde Spina), Luisella Boni (Frida, sua figlia), Luciano Alberici (Il marchese Carlo Di Nolli), Ottorino Guerrini (Il barone Tino Belcredi), Mario Scaccia (il dottor Dioniso Genoni), Franco Volpi (Landolfo), Umberto Raho (Arialdo), Umberto Brancolini (Ordulfo), Gastone Bartolucci (Bertoldo), Domenico Ranieri (Giovanni, maggiordomo), Remo Varisco (Primo valletto), Enrico di Blasio (Secondo valletto)
Data: 10/8/56
Durata: 1.37.45
Riparte lunedì 11 marzo (ore 21) al Teatro Argentina (Sala Squarzina) la rassegna Grandi interpreti, promossa dal Teatro di Roma con Rai-Cinema e Rai Teche, dedicata ai grandi volti maschili della storia del nostro teatro, rivisti attraverso le proiezioni integrali degli adattamenti televisivi di spettacoli da loro interpretati, che saranno presentati e commentati di volta in volta da attori, registi, personaggi, che li hanno conosciuti e con i quali hanno lavorato.
A Memo Benassi - grande mattatore della scena italiana e attore prediletto da Visconti, Max Reinhardt, Jacques Copeau, e molti altri - è dedicato il primo appuntamento con la proiezione della versione televisiva del 1956 dell’ Enrico IV di Luigi Pirandello, per la regia di Claudio Fino, con Memo Benassi, Paola Borboni, Luisella Boni, Ottorino Guerrini, Mario Scaccia, Franco Volpi (durata: 1.37.45). Alla proiezione interverranno Gabriele Lavia e Maurizio Giammusso.
Realizzato con la collaborazione di Rai-Cinema e Rai Teche, la rassegna è un’occasione per riscoprire la memoria dell’attore, spesso consegnata allo studio degli specialisti o al ricordo individuale di coloro che lo hanno potuto vedere e seguire. Dei grandi attori del passato rimangono testimonianze, ma sovente risulta necessario fidarci di impressioni vaghe, voci lontane, filmati sbiaditi, ricostruzioni frammentarie. Solo attraverso il riconoscimento di un filo che unisce il passato e il presente della nostra storia teatrale si può ritrovare un percorso, una sapienza che è anche il nostro orizzonte. Il bisogno di una riflessione sul divario interno alla percezione odierna dell’evento teatrale in relazione alla sua memoria è anche e soprattutto un volgersi indietro alla ricerca dei cenni, dei segnali di fumo che l’enigma dei grandi attori ci ha rivolto.
News
-
Visita spettacolo al Teatro India
-
Il compratore di anime morte
-
“L’eco der core” Roma com’era, Roma com’è nei testi e nelle canzoni di Roma
-
Visita spettacolo al Teatro India
-
Una giornata fatale del danzatore Gregorio Samsa
-
Roma in versi
-
È nato il nuovo canale Instagram della Fondazione Teatro di Roma!
-
Teatro di Roma, nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione
-
Il Teatro di Roma diventa Fondazione
-
Carta Giovani Nazionale
-
Art Bonus - Sostieni il tuo teatro!