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da Leonid Nikolaevic Andreev
regia Glauco Mauri
con Glauco Mauri e Roberto Sturno
orari spettacolo
martedì, mercoledì e venerdì ore 21.00
giovedì e domenica ore 17.00
sabato ore 19.00
lunedì riposo
durata 1,50' più intervallo
produzione Compagnia Mauri Sturno
I tempi sono difficili, ma sono proprio questi i momenti in cui l'impegno deve difendere e qualificare il nostro lavoro di uomini di Teatro. Ecco perché, proprio nel trentesimo anno della nostra Compagnia, sentiamo il dovere di portare sulla scena un testo che, attraverso l'emozione e il divertimento, possa comunicare al pubblico la civile utilità del Teatro.
La "favola" che raccontiamo si chiama "Quello che prende gli schiaffi" ed è una libera versione tratta dall'omonimo testo teatrale di Leonid Nikolaevic Andreev, che fu subito un grandissimo successo nella Russia del primo Novecento.
Andreev scrisse drammi e romanzi e alcuni di essi furono tradotti anche da Piero Gobetti, suo grandissimo estimatore. Molti suoi lavori furono interpretati con successo dai nostri grandi attori, da Zacconi alla Pavlova, dalle sorelle Grammatica a Ruggeri, e, più di recente, da Valeria Moriconi a Enrico Maria Salerno.
La libera versione di questo testo è motivata dal desiderio di mettere in maggiore evidenza il comico e il tragico che sono presenti nella nostra attuale società.
"Quello che prende gli schiaffi" offre la possibilità di uno spettacolo con tutti i colori di quel caleidoscopio che è la vita: dramma e farsa, risate e lacrime. Undici attori daranno vita allo spettacolo.
Un uomo vuole fuggire dalla società nella quale vive, dove tutto è dominato dall'egoismo, dall'indifferenza e dal denaro con cui tutto si compra, anche i sentimenti più puri. E allora diventerà un clown! Salirà su un palcoscenico da dove comincerà la sua nuova vita; potrà ridere del suo dolore e potrà gridare la sua ribellione.È Un pazzo? No! È uno di quei rari uomini che sperano si possa costruire un mondo migliore.
Un colpo di scena metterà fine al suo sogno, ma in noi resta la commossa gratitudine per tutti quelli che ancora credono in quelle cose alle quali non siamo più abituati a credere.
Clown, domatrici di leoni, ballerine mute, ignobili seduttori, uomini sconfitti dalla vita, canzoni, dramma, farsa... ma dove siamo? È il luogo dove attraverso la finzione si raccontano le verità della vita.
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