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La domanda della regina
di Giuseppe Manfridi e Guido Chiarotti
regia Piero Maccarinelli
con Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Francesco Migliaccio
scene e costumi Andrea Stanisci
musiche Antonio Di Pofi
luci Alessandro Macorigh
orari spettacolo
28 febbraio e 3 marzo ore 21.00
1 e 2 marzo ore 19.00
4 marzo ore 17.00
durata 1 ora e 30'
produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
"Why did nobody notice it?" (Come mai nessuno si è accorto di tutto ciò?) ecco la domanda della Regina da cui il titolo. Ma chi doveva accorgersi e di cosa? La regina Elisabetta nel 2008, a seguito del crollo della Lehman Brothers perse 18 milioni di sterline… La domanda fu rivolta al gotha degli esperti in materia, che riconobbero di esser stati incapaci di prevedere il rischio e di considerare nella sua interezza il sistema.
L’impossibilità di trovare un rimedio addirittura per la Regina, dovrebbe offrire qualche sollievo all’angoscia di Dario, uno dei protagonisti della commedia. Ha affidato i suoi risparmi ad un consulente finanziario, ed ha perso tutto. Tormentato da quest’ansia ha l’occasione di confrontarsi con un importante Professore, cui vorrebbe “estorcere” qualche buon consiglio in fatto di finanza. È il professore a parlargli della Regina e a invitare ad osservare la situazione secondo un’ottica più oggettiva, in un sistema che va compreso senza confondere fra “complicato e complesso”, senza perdere la freddezza e la chiarezza dell’analisi.
L’arrivo di Annalisa, una comune amica, permette il fiorire di esemplificazioni e citazioni da un lato, e lo sviluppo di un dialogo e un plot piacevoli e curiosi che accompagnano lo spettatore in un raro intreccio di scienza e teatro. Seguendo il rapporto fra i tre personaggi, infatti, il pubblico si troverà a seguire le teorie di Darwin o gli errori di due grandi economisti americani come Reinardt e Rogoff, il sistema delle vincite al totocalcio e gli otto individui al mondo che sono più ricchi di metà degli abitanti della terra. Rifletterà sulla borsa di New York e sulla necessità dell’uomo di scommettere: gioco, perdita, debito, colpa… oppure anche vittoria, ricchezza, certezza.
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