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nato a Milano nel 1981, vive e lavora tra Berlino e Barcellona, dov’è dottorando in Teoria del Teatro presso la Universitat Autònoma e l’Institut del Teatre, con un periodo di studi alla Freie Universität Berlin. La sua ricerca si concentra sull’analisi di strutture drammatiche che si oppongono ai principi aristotelici di coerenza, linearità cronologica e relazione causa-effetto, nell’ambito della drammaturgia europea contemporanea. Sviluppa, inoltre, l’attività di docente impartendo seminari di scrittura drammatica e teoria del teatro; nel 2012 è stato Guest Professor presso l’Instituto Universitario Nacional de las Artes di Buenos Aires. Dal 2013 è parte del Comitato di Drammaturgia del Teatre Nacional de Catalunya; inoltre è membro del consiglio di redazione della rivista catalana “Pausa” e scrive per diverse riviste italiane e latinoamericane, occupandosi di teatro tedesco, catalano, spagnolo e argentino. È traduttore dal catalano e dal castigliano all’italiano.
Come autore, si forma con Laura Curino in Italia e con Carles Batlle alla Sala Beckett di Barcellona; amplia poi i suoi studi in Spagna e Germania con Martin Crimp, Biljana Srbljanović, José Sanchis Sinisterra, Hans-Thies Lehmann, John von Düffel, Simon Stephens, Martin Heckmanns. Con la pièce VARIAZIONI SUL MODELLO DI KRAEPELIN si è aggiudicato nel 2009 il premio Theatertext als Hörspiel al Theatertreffen di Berlino ed il Premio Marisa Fabbri al Premio Riccione per il Teatro, mentre nel 2012 ha vinto il Premio de les Journées de Lyon des auteurs. Sempre nel 2009, il suo testo breve CALCIOBALILLA ha ottenuto il Premio Sassetti Cultura Teatro. COME FU CHE IN ITALIA SCOPPIÒ LA RIVOLUZIONE MA NESSUNO SE NE ACCORSE ha ricevuto invece il Premio Scintille del Festival Asti Teatro 2010 e il Premio Borrello alla nuova drammaturgia 2011.
Forte anche dei nuovi riscontri e successi ottenuti con la prima parte del dittico sull’Europa, ossia SWEET HOME EUROPA, nel 2013 è stato incluso tra i 35 autori più rappresentativi della storia dello Stückemarkt del Theatertreffen che – per l'occasione – ha incaricato e sovvenzionato la scrittura della seconda parte del dittico: ovvero, PRELUDE TO AN END OF A WORLD. Le sue opere sono state presentate in diverse rassegne internazionali e sono tradotte in catalano, estone, fiammingo, francese, inglese, spagnolo e tedesco. Nel 2013 è stato vincitore della 52a edizione del Premio Riccione per il Teatro per la sua drammaturgia RITRATTO DI DONNA ARABA CHE GUARDA IL MARE.
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