da un'idea di Eraldo Affinati
adattamento Attilio Marangon
regia Roberto Gandini
scene Paolo Ferrari
musica Roberto Gori
componente pedagogica Luigia Bertoletti, Angela Mancini, Anna Saraceno
con la Piccola Compagnia del Piero Gabrielli
produzione Teatro di Roma, Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Sociali, Ufficio Scolastico Regionale del Lazio
orari spettacolo
ore 10.30
info 06.58333672
I tre binari diventano uno spettacolo.
La storia che abbiamo messa in scena a fine maggio al Teatro Argentina per il Laboratorio Teatrale Piero Gabrielli è stata come una specie di festa, nel senso che quando un gruppo di 33 ragazzi con e senza disabilità va in scena in un teatro così prestigioso, l'emozioni che si provano sono talmente intense che l'entusiasmo si trasforma in euforia che contagia gli spettatori di qualsiasi età.
Questo è avvenuto, anche se la storia che raccontavamo era dura e con un finale amaro, perché per sei mesi tutti i ragazzi: 6 afgani, 13 con disabilità, 13 normodotati, 1 attore professionista e 1 musicista compositore, si sono preparati ad affrontare la sfida di quel mitico palcoscenico.
Forse nel nostro saggio c'erano, insieme all'entusiasmo, tante idee, forse troppe, ma tagliarle voleva dire mortificare l'impegno che quei ragazzi avevano dimostrato.
Ora che questa nostra sperimentazione sta diventando uno spettacolo prodotto dal Teatro di Roma e che sarà ospitato nel cartellone del Teatro India, dobbiamo trovare a questo nostro copione, I tre binari, una forma definitiva che lo renda fruibile dal più alto numero di spettatori. Per questa ragione rimetteremo in prova lo spettacolo, ridurremo il numero degli attori per contenere i costi delle repliche, riadatteremo lo spazio scenico in modo da poter accedere ai teatri che normalmente si trovano in tournèe.
Se ci riusciremo senza perdere la voglia di far festa, vorrà dire che la "forza del teatro" avrà vinto ancora una volta, perché sarà riuscita a dare alla voglia di vivere, una forma per essere raccontata.
I tre binari è il racconto di un conflitto tra un circo di disabili (Circo Freaks), un gruppo di studenti appassionati di basket e un nucleo famigliare di extracomunitari, per ottenere l'uso di un campetto nel quartiere periferico dei Tre binari.
La disputa non avrà nessun vincitore perché nel campetto sarà costruito un inceneritore.
La realtà che questo scontro sociale si lascerà alle spalle, sarà sicuramente peggiore di quella che si sarebbe potuta costruire, con un po' di tolleranza e comprensione da parte di tutti.
Roberto Gandini
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