documenti collegati
La compagnia Biancofango nasce nel 2005 dall'incontro tra Francesca Macrì (drammaturga e regista) e Andrea Trapani (attore-autore). Nel 2006 debutta con lo spettacolo In punta di piedi, primo passo della "Trilogia dell'inettitudine", un percorso nei meandri dell’inettitudine caratterizzato dall’utilizzo di due soli elementi scenografici: la panchina e la linea bianca, segue La spallata, una drammaturgia originale liberamente ispirata a uno solo tra i "Ricordi del sottosuolo" di F. Dostoevskij e Fragile show, ancora una drammaturgia originale liberamente ispirata a "Il soccombente" di T. Bernhard. Nel 2009 e nel 2010 la compagnia parte per una tournée estera della Trilogia in America Latina, Spagna e Austria e nell'ottobre del 2011, presso la casa editrice TITIVILLUS, ne sono state pubblicate le drammaturgie.
Nel maggio del 2012 debutta il nuovo lavoro, Porco mondo, coprodotto dalla Corte Ospitale di Rubiera e dal progetto OFFicINA 1011 di Triangolo Scaleno Teatro.
“Dio non risponde,
il Padre tace,
il cielo sopra le nostre teste è vuoto.”
Sartre
Perché l’adolescenza è insieme un’alba e un addio.
Perché è un non ritorno.
È una possibilità infinita. E un inciampo, di cui non riesci a vedere l’origine.
È una parola interrotta che cerca una via per scorrere fluida. E non può trovarla. Rimane lì. Chiusa in uno spazio/tempo claustrofobico e ingenuamente eccitante.
Una moltitudine di sedici-diciassettenni provenienti da svariate scuole romane hanno abitato il teatro India e continueranno a farlo fino al 21 dicembre, per cominciare a costruire un progetto che parli di loro attraverso loro, a partire da loro. Che racconti la distanza, la lontananza, la perdita, il lutto di un mondo dei grandi che non ha spesso il tempo né lo spazio né il desiderio di avvicinarsi e di ascoltare. Un mondo che si perde, un mondo così abituato e avvezzo a perdersi da non accorgersi di ciò che accade pochi metri più in là.
E pochi metri più in là, a diciassette anni, qualcuno volta le spalle alla vita con la stessa energia o la stessa apatia con cui ascolterebbe la musica, a capo chino - cuffie nelle orecchie - il cappuccio in testa, con cui giocherebbe alla playstation o correrebbe in motorino. E a guardarli da lontano tornano in mente proprio le parole di Rimbaud: No, non si può essere seri a diciassette anni.
Culo di gomma
ovvero la perdita dei Padri
a cura di Francesca Macrì e Andrea Trapani/ compagnia Biancofango
laboratorio sull'adolescenza con una selezione degli adolescenti delle scuole di Roma
ottobre | novembre | dicembre
News
-
Visita spettacolo al Teatro India
-
Il compratore di anime morte
-
“L’eco der core” Roma com’era, Roma com’è nei testi e nelle canzoni di Roma
-
Visita spettacolo al Teatro India
-
Una giornata fatale del danzatore Gregorio Samsa
-
Roma in versi
-
È nato il nuovo canale Instagram della Fondazione Teatro di Roma!
-
Teatro di Roma, nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione
-
Il Teatro di Roma diventa Fondazione
-
Carta Giovani Nazionale
-
Art Bonus - Sostieni il tuo teatro!